Una vera e propria bufera politica investe il Comune per due vicende distinte che interessano il centrodestra ma anche per una serie di contestazioni a sinistra. Una riguarda Mariano Santomaggio, capogruppo di Forza Italia. A lui il sindaco Di Pangrazio ha affidato il compito di «cominciare a studiare come potrebbe essere organizzata l’estate avezzanese». Ma come: un incarico del genere ad uno della minoranza che ha votato contro il bilancio? E con quali soldi la farà - si osserva - Santomaggio, l’estate avazzanese se non ha votato il bilancio? Le critiche a Di Pangrazio nascono tra i banchi della maggioranza e «si concretizzeranno a breve in un documento ufficiale» anche se l’altro giorno il segretario provinciale Mario Mazzetti ha convocato una riunione d’urgenza richiesta da un gruppo di iscritti. Non ne è uscito un documento ma una serie di proposte concrete assieme a tanti mugugni.
DIMISSIONI NEL PD
E’ Mario Casale ex assessore ed ex segretario Cgil che ne riassume i contenuti: «Non vogliamo fare la fine di Celano anche ad Avezzano tra due anni e mezzo, quando si vota- ha detto- visto che in Comune a mio giudizio non c’è un governo di centrosinistra». E infatti a Celano, dopo la vittoria di Filippo Piccone il segretario Pd Antonello Di Stefano si è dimesso. Me nel centrodestra la situazione non è assolutamente tranquilla. Chi firma la protesta di questo giorni è l’ex consigliere di centrodestra Innocenzo Ranieri che contesta le esternazioni di Filippo Piccone sul proposito di «riconquistare Avezzano» dopo l’affermazione a Celano. «Non ci pensi neanche a presentarsi qui - scrive Ranieri - è lui che ha rovinato il centrodestra ad Avezzano e l’ha consegnato a Di Pangrazio».
Sull’altro fronte non meno pesanti le affermazioni dell’ex capogruppo Pdl al Comune di Avezzano Alfredo Iacone: «Le pesanti responsabilità di Piccone sono ancora evidenti. Non pensi di tornare ad Avezzano (politicamente s’intende). Per andare a Roma entri direttamente dal casello di Celano». E dalla maggioranza l’assessore Gabriele De Angelis: «Quello di Celano è stato un fuoco di paglia». Ovviamente quella di De Angelis è una posizione diversa, antipicconiana sì, ma con sfumature personali. Lui è con Di Pangrazio: «Se Piccone ha preso così tanti voti cosa dovremmo dire di Di Pangrazio? Fargli un monumento? I danni del centrodestra? Vedi la storia del nuovo Comune: ho chiesto al sindaco di annullare il contratto perché assolutamente irricevibile. Più lo guardo più inorridisco». E sulla storia di Santomaggio? Lui, l’interessato, risponde: «Un incaricuccio normale che spetta ex se alla minoranza».