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Data: 10/06/2015
Testata giornalistica: Prima da Noi
Elezioni Chieti, incarico alla moglie: Di Paolo denuncia Di Primio Alla vigilia del voto clima incandescente ed il sindaco pubblica il documento

CHIETI. Meno quattro giorni al voto e il clima a Chieti si fa incandescente. Scintille ancora una volta tra il sindaco uscente Umberto Di Primio e Bruno Di Paolo che sosterrà al ballottaggio il candidato del centrosinistra Luigi Febo.

Il vero scontro in queste ore non è tra i due candidati alla poltrona più importante ma proprio quello tra il primo cittadino uscente e il suo ex vice sindaco che oggi ha deciso di puntare sul centrosinistra tanto da guadagnarsi dal sindaco l’appellativo di «uomo buono per tutte le stagioni». Tra i due ormai è scontro totale, uno scontro che si gioca tutto tra dichiarazioni alla stampa ma anche post su Facebook e denunce penali. La maretta dei mesi scorsi, le incomprensioni politiche e anche personali, tengono banco da giorno raggiungendo sempre vette più alte. Di Paolo ha detto che non poteva proprio candidarsi con Di Primio, visti i suoi guai giudiziari. Insomma «sono stato costretto a dire di no».

«Ma chi ti ha chiesto niente!», gli ha replicato il sindaco. «Non ho mai pensato, né mai l’ho chiesto, di apparentarmi con uno che ho dovuto cacciare dalla Giunta vista la sua inesistente, inconsistente, impercettibile, inutile ed avvolte dannosa attività amministrativa fatta di vuoti slogan e di tracotante inefficienza».

E nelle ultime ore l’astio è cresciuto ancora. Di Paolo è andato dai carabinieri a denunciare Di Primio per diffamazione e quest’ultimo ha pubblicato on line su Facebook un documento del 2005 consigliando all’avversario: «adesso denunciati». Tutto è nato nei giorni scorsi quando Di Primio ha scritto sui social network «perché non dice se è vero o meno che la moglie è stata nominata dalla Regione quando lui era consigliere regionale nel cda del consorzio?»

«Mi ha accusato di aver nominato mia moglie al Consorzio Industriale», ha replicato Di Paolo. «Bene, allora tiri fuori il documento di nomina con la mia firma in calce e lo mostri a tutti. E lo deve fare immediatamente, altrimenti è solo buffoneria». Oggi Di Primio un documento lo ha tirato fuori ma è quello firmato dall’allora presidente del Consiglio regionale Marino Roselli (era il 2005) in cui viene nominata la moglie di Di Paolo, Aurora Teresa Di Croce. E il sindaco annota: «basta mistificazioni: eccoti accontentato… Mentre tu eri consigliere regionale, guarda caso il 15 ottobre 2005 con decreto del presidente del Consiglio regionale Marino Roselli - pubblicato sul BURA n. 61 del 9 dicembre 2005 - viene nominata tua moglie al Consorzio per lo sviluppo industriale del Sangro…E adesso denunciati!»

LE ALTRE ACCUSE

Ma non è solo questo la ragione dello scontro tra i due. «Mi ha accusato di aver fatto ricorso per ottenere il vitalizio», contesta Di Paolo. «Bene, allora tiri fuori la copia del ricorso o altro documento comprovante la tale richiesta (e non qualche notizia di stampa erroneamente riportata e successivamente smentita) e li mostri a tutti. E lo deve fare immediatamente, altrimenti è solo diffamazione. La realtà è che non prendo alcun vitalizio, non ho fatto alcun ricorso per usufruirne, ma ho addirittura fatto richiesta di riduzione dell'eventuale vitalizio (al compimento del 65 anno di età) del 50% di cui allego copia».

E poi ancora: «mi ha accusato di non aver prodotto nulla come Vice Sindaco e che non si trovano traccia dei miei provvedimenti in Giunta. Bene, allora tiri fuori l'elenco completo delle delibere portate in Giunta nel periodo in cui sono stato Vice Sindaco, così sarà smentito pubblicamente. E lo deve fare immediatamente, altrimenti è solo pagliacceria. Poichè sono sicuro che non potrà produrre un bel nulla, perchè tutto quanto sputatomi addosso è falsità allo stato puro, ho provveduto a querelarlo, così davanti al Giudice verranno a galla le bugie con le quali sta cercando, pateticamente, di acquisire consensi».

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