L'AQUILA - Giro di valzer negli uffici della Regione Abruzzo. Si è tenuto oggi pomeriggio infatti la riunione dei direttori, presenti i capo dipartimento, il direttore generale Cristina Gerardis, e anche inizialmente l'assessore regionale Silvio Paolucci, per valutare le domande e i relativi curriculum di 49 candidati in vista della rotazione delle posizioni dirigenziali nei nuovi sette dipartimenti, ovvero della macrostruttura della Regione Abruzzo, scaturita dalla riforma approvata ad agosto 2014. Macrostruttura a quasi un anno di distanza, ancora con tante posizioni vacanti nei quadri dirigenziali e con mansioni non assegnate.
“Le domande sono 49 - spiega Gerardis - l’organigramma da ricomporre è di 84 posizioni. Fatta la valutazione le nomine avverranno a giorni, su proposta dei capo-dipartimenti, da parte della giunta”.
“Altri posti - aggiunge il direttore generale - saranno coperti ricorrendo anche a dirigenti delle Province, e con lo scorrimento delle graduatorie di vecchi concorsi per dirigenti nell’elenco dei funzionari idonei”.
La rotazione è prevista dalla Legge anticorruzione, ma anche dalla legge 77 del 1999.
“E una misura opportuna - assicura la Gerardis - fermo restando il criterio della competenza, perché un farmacista non può andare ad occuparsi di urbanistica, è bene che i nostri dirigenti ruotino, ci sono persone che sono da anni nello stesso posto, ad occuparsi delle stesse cose, e questo crea rischi di abuso di posizione, da cui nasce poi il rischio di corruzione”.
Inoltre spiega la Gerardis “ cambiare ruolo attiva nuove energie, nuove motivazioni, ci rimette in gioco, si è obbligati a studiare e ampliare le competenze, e questo aumenta il livello qualitativo complessivo della pubblica amministrazione”.