Russo: Gtm chiude in salute ma la filovia va completata La Gestione trasporti metropolitani assorbita dalla nascente Azienda unica Tua Il presidente lascia con tutto il cda: «Un'opera realizzata per due terzi è da finire»
Un percorso si apre, uno si chiude. Nasce Tua, l'azienda del trasporto unico abruzzese, muore la Gtm, la Gestione trasporti metropolitani che per quattordici anni ha gestito le linee del trasporto pubblico nel pescarese e nell'area metropolitana. Efficienza è la parola chiave, l'obiettivo che ha portato alla fusione delle aziende Gtm e Fas, e prossimamente anche di Arpa. Tua è nata ieri formalmente con l'atto di fusione tra Gtm e Fas, firmato nella sede della presidenza della Giunta regionale a Pescara mentre resta in carica la presidenza Arpa, almeno fino al 30 giugno, per consentire l'approvazione del bilancio. Entro il 30 giugno, sarà perfezionato anche l'ultimo passaggio che incorpora in Arpa Gtm e Fas. La nuova governance ipotizzata vedrà una divisione gomma e una divisione ferro. Ma nel concreto, che cosa cambia a Pescara, e soprattutto che ne sarà del progetto della realizzazione della filovia sulla strada parco che dovrebbe collegare Montesilvano, Francavilla e la zona collinare? Ne abbiamo parlato con Michele Russo, che è stato presidente di Gtm da giugno del 2009, il più a lungo in carica. Tanti i vantaggi dell'azienda unica, ma muore un'azienda del trasporto tutta pescarese. Che cosa perde la città? «Spero nulla. Diamo in dote a Tua un'azienda in perfetta salute. Un'azienda che ha chiuso sempre i propri bilanci in utile nonostante i tagli della Regione e dello Stato, che ha toccato numeri positivi nonostante l'aumento di costi indipendenti da noi, uno tra tutti quello del carburante». Quali sono stati i punti di forza di Gtm? «Ritengo che abbia pagato una gestione quasi privatistica a livello di metodi. Per efficienza e modo di operare Gtm è stata più simile a un'azienda privata che a una pubblica, il che ha determinato un alto livello di efficienza. Il risvolto della medaglia è stato costituito da qualche tensione con i sindacati, perché non abbiamo ceduto ad alcune richieste, perché abbiamo mantenuto posizioni ferme rifiutando di assegnare privilegi. Contestualmente, abbiamo sempre investito in efficienza e sostenibilità. Si pensi ad esempio all'acquisto dei bus ecologici».
Quali scenari augura alla città relativamente alla gestione del trasporto, ora che si è costituita l'azienda unica? «Spero che nel concreto cambi quasi nulla, ma questo dipenderà dal taglio che si vorrà dare alla nuova azienda. Non so ancora come sarà composto il cda, ma auspico che possa essere composto da un consigliere delegato per Pescara che conosca bene la questione pescarese, i punti di forza e le criticità. Una gestione troppo centralizzata della nuova azienda non porterebbe vantaggi. E' necessario contare su forze che conoscano bene il territorio anche per portare a compimento la filovia». Filovia, un argomento spinoso e per il momento a uno stop. Che ne sarà del progetto? «Il mio auspicio è che si vada avanti con determinazione per la realizzazione del secondo e del terzo lotto. Portato a compimento, il progetto regalerebbe all'area metropolitana una "T" che sul serio rivoluzionerebbe il traffico della città. Non si prendano scuse: il fallimento della società che avrebbe dovuto fornire il vettore non è un motivo per fermarsi. La legge ha gli strumenti per poter intervenire in casi come questo, e un'opera pubblica realizzata per due terzi non può non andare avanti per un ostacolo del genere».