I riflettori della procura di Pescara si accendono di colpo sulle operazioni immobiliari pescaresi di Regione e enti collegati. Dopo l’inchiesta sull’acquisizione di un immobile da 2,8 milioni decisa dal manager della Asl, Claudio D’Amario, per ospitare gli uffici amministrativi della azienda sanitaria pescarese, nel mirino del sostituto Anna Rita Mantini è finita ora l’operazione La City: l’acquisizione, da parte della Regione Abruzzo, del gigantesco immobile in costruzione nella ex fornace Tinaro sulla via Tiburtina che dovrebbe servire ad accorpare tutti gli uffici regionali in un’unica sede. Una soluzione attesa da oltre quarant’anni. L’inchiesta nasce da un esposto del consigliere regionale pentastellato, Domenico Pettinari, che aveva criticato l’operazione evidenziando l’eccessivo costo per le casse regionali: 700 mila euro in più rispetto al peso delle attuali locazioni per uffisi sparsi ai quattro angoli della città.
IL RUOLO DEGLI ENTI
L’inchiesta, va subito detto, al momento risulta aperta senza nessun indagato, a differenza del caso Asl che ne conta quattro («perfettamente sereno - si dice intanto il manager D’Amario - con la tranquilla coscienza della piena legittimità, liceità e correttezza del proprio operato»). In ogni caso ieri mattina, su delega del magistrato, gli investigatori del dirigente della mobile Pierfrancesco Muriana si sono recati in Comune per acquisire una serie di documenti da esaminare. I due soggetti principali di questa inchiesta sono il Comune, per quanto riguarda la decisione urbanistica sul cambio di destinazione d’uso dell’immobile nato come polo alberghiero-commerciale; e la Regione che dovrebbe stipulare un contratto d’affitto triennale, con opzione d’acquisto, al prezzo di un milione e 700 mila euro l’anno. Il costo dell’immobile di proprietà della Iniziative immobiliari abruzzesi, una cordata che raggruppa imprenditori notissimi come Sciarra, Girolimetti, Sebastiani, Angelucci, Acciavatti, Paglione e Parnazzini, è di circa 35 milioni di euro. Un passaggio finale che non è stato ancora definito proprio perché il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, sta ancora effettuando una straordinaria attività istruttoria per verificare la idoneità urbanistica. L’operazione City risale al 2010, data del primo bando. Nel 2011, sempre sotto la giunta Chiodi, venne effettuato il secondo bando e istituita una commissione che individuò il sito. Il problema principale sembra ruotare essenzialmente sulla decisione presa dal Comune di Pescara nel giugno del 2013 (giunta Mascia) in relazione alla variazione di destinazione d’uso.