VASTO Le segnalazioni dei potenziali turisti aumentano e contestualmente crescono le proteste dei pendolari. Vasto e il Vastese chiedono che i treni tornino a fermarsi alla stazione Vasto-San Salvo. E non solo questo. La popolazione si sente “dimenticata” dalla Regione. Dopo il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca pronta a dimostrare, cartina geografica alla mano, che anche il Vastese è in Abruzzo, a tirare le orecchie alla Regione è Pietro Smargiassi, del Movimento 5 Stelle. «Il territorio vastese è sacrificato dai tagli. I cittadini sono stanchi», scrive il consigliere regionale. «La delibera della giunta regionale n. 410 è l’ennesimo atto con il quale viene ratificato il totale disinteresse che la Regione riserva al Vastese. Leggendo il corpo della delibera e soprattutto la relazione stilata dal Dipartimento sviluppo economico e politiche agricole della giunta regionale, in allegato, non si comprendono le ragioni che abbiano portato ad estromettere territori quali San Salvo e Cupello», annota Smargiassi che poi chiede alla Regione il motivo per il quale il Vastese debba essere ciclicamente vittima di gravi e palesi disparità di trattamento rispetto al resto dell’Abruzzo. Il Movimento 5 Stelle condivide poi le richieste del sindaco di San Salvo sui servizi ferroviari. «Comprendo il senso di rabbia dei cittadini di San Salvo e del loro sindaco sulla vicenda dello scalo ferroviario, per il quale nel recente passato mi sono battuto in consiglio regionale affinché fosse approvata la risoluzione con cui veniva impegnata la giunta a instaurare un tavolo tecnico per garantire una fermata giornaliera del treno Frecciabianca, con lo scopo di incentivare il traffico su ferro e la mobilità turistica, come occasione di rilancio da no perdere», afferma il consigliere grillino. «Da marzo scorso nulla è cambiato ed anzi Ferrovie dello Stato, in una recente nota inviata alla nostra europarlamentare Daniela Aiuto, ha tenuto a ribadire il concetto che la fermata programmata nella stazione di Vasto San Salvo del treno Frecciabianca non sarà istituita visto lo scarso volume di traffico, secondo le rilevazioni effettuate da Ferrovie, nella suddetta stazione». A parere di Smargiassi è tutta colpa dello scarso peso politico che la Regione ha sul governo centrale e sulle Ferrovie dello Stato.