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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/06/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
La città oggi torna al voto per scegliere il sindaco. Per Umberto Di Primio una giornata da passare insieme alla famiglia.

Chieti oggi torna alle urne per scegliere il sindaco che la guiderà fino al 2020, che la porterà ad attraversare un altro pezzo della sua millenaria storia, alle prese di qui ai prossimi anni con una serie di problemi propri di questo tempo e che pesano, più che nel passato, sulle realtà locali: dalla disoccupazione a un disagio sociale crescente, dalla necessità di dare un futuro ai suoi giovani all'immigrazione, dal bisogno di rilanciare il commercio e le attività culturali alla incapacità, spesso, di cogliere le opportunità progettuali e finanziarie che vengono offerte dall'Europa.
UNA LUNGA CAMPAGNATemi che sono entrati ed usciti da una campagna elettorale molto lunga, che nel centro sinistra è iniziata con le primarie a novembre dell'anno scorso, e che, attraverso la scrematura del primo turno (lo scorso 31 maggio erano otto i candidati a sindaco), oggi concentra sul primo cittadino uscente Umberto Di Primio (centro destra) e sul suo sfidante Luigi Febo (centro sinistra), il carico di attese e speranze dei cittadini chiamati a scegliere con un voto secco l'uno o l'altro, senza possibilità di appello: basterà un voto o un pugno di voti in più per conquistare la poltrona più ambita. Entrambi i candidati si dicono soddisfatti per l'esito dell'ultimo giorno di campagna elettorale: hanno chiuso i loro comizi prima in piazza poi nelle feste organizzate dai loro sostenitori. Il tutto con una certa sobrietà. «La chiusura è andata moto bene - dice Di Primio - c'era tantissima gente sia in piazza Vico che nel comizio allo Scalo, e oltre 600 persone nella festa che c'è stata a San Martino». Ieri Di Primio ha trascorso gran parte della giornata nel suo studio di avvocato: «Sto al lavoro - risponde - per preparare alcune cause che si terranno la prossima settimana». E oggi cosa farà? «Sarò in famiglia, vado a votare, farò un giro e poi di nuovo in famiglia».
L’ATTESA Luigi Febo, nella giornata dei comizi conclusivi, ha fatto un percorso inverso rispetto al suo avversario: prima il comizio in piazza Marconi, allo Scalo, poi la festa sul colle nell'area dell'ex Pescheria, il luogo simbolo scelto anche da una delle sue liste per la cerimonia di presentazione. «C'era tanta gente, sia al comizio che alla festa - dice soddisfatto Febo. E' stata una bella festa (all'ex Pescheria ndr), piena di giovani che poi è il segnale che volevamo dare ovvero recuperare quei luoghi un po' nascosti della città». E nel sabato pre voto cosa ha fatto Febo? «Ho continuato a incontrare amici e persone». E oggi, come si articolerà una giornata comunque lunga e di attesa: «Resto a casa, mi devo riposare - conclude Febo. Poi verso le 22 salirò al comitato elettorale». Dinanzi ad entrambi si apre una lunga notte di attesa.

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