MONTESILVANO Segnali stradali che indicano impianti semaforici sono di recente spuntati sui marciapiedi della strada parco. Per Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, si tratta di un “ulteriore scandalo” che va ad aggiungersi ai chilometri di barriere architettoniche già presenti lungo il percorso su cui si muoverà Filò. «Allo scandalo e allo sperpero del denaro pubblico ora si aggiunge il disprezzo per i cittadini e per il bene pubblico», commenta Ferrante. «Denunce pubbliche, manifestazioni di sensibilizzazione, ricorsi formali a istituzioni e Tar, denunce alla procura della Repubblica e anche il servizio della trasmissione “Striscia la Notizia”. Abbiamo usato tutti i mezzi che ci ha messo a disposizione», prosegue Ferrante, «per cercare di far rispettare le leggi e i trattati internazionali. Le barriere architettoniche non solo non sono sparite, ma stanno addirittura continuando a costruirle. Mi chiedo, a questo punto: cosa bisogna fare in uno Stato democratico per ottenere giustizia?», si domanda Ferrante. Nei giorni scorsi, aggiunge il presidente di Carrozzine Determinate Abruzzo, «sono stati cementificati in mezzo ai marciapiedi numerosi pali con cartelli stradali indicanti i semafori. Chilometri di quei marciapiedi erano già fuori legge perché inferiori alla larghezza minima e avevano pali della luce proprio in mezzo al marciapiede. Ora ci sono anche i pali con i segnali stradali». I cartelli, nello specifico, sono stati posizionati a Montesilvano «prima dell’incrocio di via Marinelli. Altri prima dell’incrocio di via Torrente Piomba, all’altezza del parco di via Mincio. Ma li stanno posizionando anche a Pescara, in tutti gli incroci dove ci sono i semafori». Claudio Ferrante punta il dito anche contro le banchine di fermata del filobus. «Hanno tolto le paratie laterali, ma quelle fermate non rispettano le misure per consentire a carrozzine e passeggini di passare agevolmente. Le paratie laterali servono per riparare cittadini da vento e pioggia, ma forse anche questo è un dettaglio irrilevante» dichiara. «Proprio a Montesilvano, dove la situazione è più grave, avrebbero dovuto eliminare gran parte delle barriere architettoniche presenti. Invece ci ritroviamo addirittura nuovi pali cementati nel mezzo del marciapiede. Ed è gravissimo, di fronte a tutto ciò, il silenzio delle istituzioni che fanno finta di occuparsene, ma che in realtà si girano dall’altra parte», conclude.