TERAMO «Meno assessori o stipendi più bassi». Parte da Fratelli d'Italia-An la richiesta di un «segnale di morigeratezza» rivolta alla giunta guidata dal sindaco Maurizio Brucchi. Il coordinatore provinciale del partito Giandonato Morra, che siede al tavolo politico della maggioranza comunale in rappresentanza dei consiglieri Raimondo Micheli e Domenico Sbraccia, ritiene indispensabile una riflessione sui costi della politica come elemento rilevante della verifica interna avviata dal primo cittadino. «Non sono un cannibale, non voglio cacciare nessuno», tiene a precisare, «ma in un momento di crisi nove stipendi pieni per la giunta mi sembrano eccessivi per il Comune di Teramo». Morra, dunque, più che alla riduzione del numero dei posti in giunta pensa alla contrazione delle indennità percepite dagli assessori. «La riduzione degli stipendi testimonierebbe che anche i politici fanno un sacrificio», sottolinea il coordinatore di Fdi-An, «e che un posto in giunta non è diventato un lavoro». I soldi ricavato dal taglio emolumenti degli assessori, a detta di Morra, andrebbero destinati a scopi sociali, anche a progetti specifici da finanziare tramite un concorso d'idee. La sollecitazione lanciata da Fdi-An s'incastra nel mosaico del dibattito in corso tra il Brucchi e i suoi alleati. La verifica ha di fatto due obiettivi: ridefinizione delle priorità programmatiche e rimpasto in giunta. Anche su quest'ultimo punto Morra lancia un messaggio garbato ma chiaro che trae spunto dalla constatazione che il «quadro politico è cambiato» rispetto alle elezioni di un anno fa. In maggioranza oggi c'è Fdi-Ana cui di conseguenza spetterebbe un corrispettivo nell'amministrazione. «La maggior parte delle scelte passa attraverso la giunta», spiega il coordinatore provinciale, «e una piena collegialità richiede assunzione di responsabilità e controllo anche all'interno della giunta». Morra ha chiari anche i tempi dell'operazione. Secondo lui, la verifica con l'eventuale rimpasto andrebbe chiusa prima del varo del bilancio di previsione calendarizzato per metà luglio. Il sindaco, però, non indica una scadenza precisa. «Non mi sono posto un termine perentorio», fa notare, «la conclusione della verifica potrebbe essere precedente, successiva o anche contestuale all'approvazione del bilancio». Brucchi parla di una riflessione complessiva che abbraccerà anche gli aspetti indicati da Morra relativi agli stipendi degli assessori e alla composizione della giunta. La priorità resta, comunque, la sua relazione programmatica che fisserà gli obiettivi della consiliatura. «Prima di parlare di posti in giunta», conclude, «fisseremo le priorità per il bene comune».