Avezzano – Nulla sarà più come prima nel settore del trasporto pubblico regionale, dove il riordino messo in cantiere dalla Regione che sta dando vita alla Tua, seppur meno doloroso (dai 10 milioni di tagli iniziali si passerà a 4 o 5), porterà alla scomparsa di un numero imprecisato di corse su gomma nella Marsica: servizi che saranno sacrificati sull’altare delle “pessime gestione” Arpa del passato, sui prossimi tagli di risorse del governo e, soprattutto, sul nuovo modello “costi-ricavi” dove anche i servizi essenziali stanno diventando sempre più un optional.
Obiettivo della Regione: gettarsi alle spalle l’attuale sistema che fa acqua da tutte le parti, in particolare all’Arpa, con una situazione economica da libri in tribunale, dando vita al gioiellino della Tua, “perché”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza della Regione, Camillo D’Alessandro, nel summit al Comune di Avezzano, davanti alla stragrande maggioranza dei sindaci della Marsica e i segretari di categoria dei sindacati, preoccupati per il piano industriale di lacrime e sangue, “sul trasporto pubblico locale o si cambia o si muore. Abbiamo avviato un percorso di riorganizzazione del sistema mettendo insieme tre aziende con 1.600 dipendenti e 200 esuberi, ma non licenzieremo nessuno, mentre la bozza del piano industriale può essere rivista e dai 10 milioni iniziali di taglio scenderemo a 4 o 5”. Per far quadrare i conti l’azienda punterà anche alla lotta all’evasione tariffaria e alla centralizzazione degli acquisti: D’Alessandro, nel tentativo di addolcire l’amara pillola, ha messo sul tavolo anche la riduzione delle spese della politica (300mila euro) e della dirigenza aziendale (800mila). La coperta però è ancora troppo corta, quindi il resto deve arrivare dalla riorganizzazione dei servizi con l’eliminazione dei doppioni, ferro gomma, in una logica di condivisione con i sindaci, ma non con i sindacati locali (che hanno già avviato le procedure propedeutiche allo sciopero): “si tratta con i regionali”, ha sottolineato D’Alessandro, “altrimenti non ne usciamo”. Posizioni non proprio univoche dei sindaci, perlopiù pessimisti, eccetto il padrone di casa, Giovanni Di Pangrazio, soddisfatto per “l’importante apertura di D’Alessandro: vediamo come procede, altrimenti il popolo marso si farà sentire”. Franco Ciciotti, sindaco di Capistrello, ha stigmatizzato la mancata presentazione del piano industriale che doveva essere la base di discussione. Sulla stessa lunghezza d’onda Ezio Ciciotti (Assessore di Celano) che, per protesta, ha abbandonato la riunione, mentre Raffaelino Tolli, primo cittadino di Civitella Roveto, ha contestato la logica imperante dei costi-ricavi del terzo millennio che taglia servizi essenziali in aree montane già svantaggiate.
Gli amministratori della Piana del Cavaliere hanno sollecitato il potenziamento dei servizi nell’area di confine, mentre il sindaco di San Vincenzo, Giulio Lancia, ha esortato la Regione a partire dalle esigenze della popolazione. Critici i sindacalisti: Renzo Sabatini (Uil) ha rilanciato la palla dei pessimi conti dell’Arpa sul campo della politica, sottolineato i pesanti tagli di servizi per la Marsica e la scarsa conoscenza della realtà locale, dove ci sono paesi non proprio vicini alle fermate dei treni, accogliendo però il mezzo passo indietro sui tagli come un possibile punto di partenza per un confronto a tutto campo. Michele Giuliani (Fast-Confsal) ha censurato la disdetta dei 37 anni di accordo di 2° livello, bollata come un’ulteriore pressione sui sindacati per arrivare velocemente all’accordo, ricordato che gli utenti hanno gli stessi diritti in qualsiasi area, bacchettato gli autori dei disastri dei conti all’Arpa, ed accolto con un pizzico di ironia l’inversione di tendenza sul piano industriale: “prima era vangelo, ora si può rivedere”. A patto, però, che il saldo sia lo stesso: pochi margini, quindi, per i sindaci della Marsica che, con il coordinamento del consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, potranno esaminare il piano industriale avanzando qualche proposta di variazione, ma l’impressione è che il prezzo da pagare per la Marsica, a meno di improbabili novità, sarà, ancora una volta, altissimo. Al vertice in Comune hanno partecipato anche il consigliere regionale M5S, Gianluca Ranieri, i rappresentanti territoriali di Filt-Cgil (Andrea Tucceri), Fit-Cisl, (Angelo De Angelis), Faisa, (Luigi Cinaglia), Ugl-trasporti, (Guido Pignanacci).