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Pescara, 24/11/2024
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Data: 20/06/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Da Dragonara a Pescara auto a passo di lumaca contro D’Alfonso e Paolucci. Punti nascita la protesta bloccherà l’asse attrezzato.

PESCARA Saranno più di cento auto, promettono gli organizzatori, una lunga catena che paralizzerà l’asse attrezzato. Da Dragonara a Pescara centro, in doppia fila a venti chilometri orari: così i comitati punti nascita e in difesa degli ospedali «periferici» manifesteranno oggi contro la politica sanitaria della Regione. L’appuntamento è alle 10 a Dragonara nel parcheggio dell’Ikea da dove scatterà quella che è stata definita «Operazione Lumaca». «A passo d’uomo per parafrasare quello che sta diventando il sistema sanitario in Abruzzo» spiega Luigi La Civita, consigliere comunale e rappresentante del comitato punto nascita di Sulmona che proprio ieri ha interrotto l’occupazione dell’aula consiliare dopo quasi tre mesi di presidio. «L’Abruzzo con le scelte che sta facendo il commissario e quelle che ha intenzione di compiere l’assessore Paolucci anche in attuazione del decreto Lorenzin -continua- rischia di spaccare in due il territorio, con una sanità veloce e fatta di grandi hub concentrata sulla costa e le grandi città, e un’altra senza servizi e priva di sicurezza nelle zone periferiche e marginali, come le aree interne». Non a caso le «targhe» delle lumache saranno oggi quelle di Sulmona, Penne, Ortona (dove sono previste le chiusure dei punti nascita), Atessa (il cui ospedale è destinato a diventare un poliambulatorio) e Tagliacozzo che, teoricamente, Tar a parte, dovrebbe aver già chiuso i battenti dalla legislatura Chiodi.
IL DIRITTO
«Vogliamo ribadire il diritto di tutti gli abruzzesi a poter accedere ai servizi sanitari -continua La Civita- e per questo vogliamo partecipare attivamente al nuovo Piano sanitario che la Regione sta scrivendo. Le scelte non possono essere dettate dalla legge dei numeri, perché siamo convinti che anche i piccoli ospedali possano essere efficienti». Per questo oggi per oltre un’ora l’asse attrezzato sarà off limits: «Garantiremo il passaggio solo ai mezzi di soccorso -spiegano gli organizzatori- e poi arriveremo in piazza Unione e sotto gli uffici della Regione rivendicheremo la nostra idea di sanità, nella speranza che D’Alfonso ci ascolti». Con tutti quei clacson sarà difficile non farlo.

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