Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934



Data: 20/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Dragaggio, smaltiti in mare fanghi inquinati». Esposto di Febbo e Sospiri (Forza Italia) al commissario europeo per l’Ambiente «Vogliamo sapere se ci siano rischi per la salute e i dati sull’agibilità del porto»

PESCARA Il dragaggio di Pescara diventa una questione europea. E ripropone la stessa questione che qualche anno fa fece scattare un’inchiesta, poi naufragata: sono inquinati i fanghi o parte di essi? E vengono smaltiti in mare? Un esposto è stato presentato al Commissario europeo per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella in merito alle operazioni di prelievo, movimentazione, recupero e smaltimento dei fanghi di dragaggio del porto. Lo hanno illustrato ieri il presidente della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri. «Siamo sconcertati per quello che sta avvenendo soprattutto in Commissione Via», ha detto Febbo, «per via di scelte imposte dal governo. L'esposto nasce da evidenti incongruenze come quella che stabilisce una potenzialità annua di smaltimento di 20 tonnellate: ciò significa che per smaltire le quantità previste occorrerebbero 850 anni e non i 10 anni prorogabili previsti nell'autorizzazione per la vasca di colmata. Ma c'è di più, perché come viene riportato nella determina si classifica una parte di materiale dragato come inquinato e destinato a smaltimento. E quindi noi ci chiediamo di che tipo di inquinamento si tratta e se ci siano rischi per la salute». «Senza parlare del fatto», ha concluso l'esponente di Forza Italia, «che nell'autorizzazione rilasciata dalla Regione Abruzzo non si parla e non ci sono disposizioni riguardanti gli impianti di smaltimento dei rifiuti e il recupero del materiale smaltito e che sembra che i fanghi dragati siano depositati nei pressi della diga foranea». «Con questa azione», ha aggiunto il consigliere Sospiri, «noi chiediamo semplicemente chiarezza. Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, riteniamo fondamentale portare avanti un dragaggio efficace, che possa servire a garantire nel tempo l'agibilità del porto. Chiediamo poi al presidente della Regione Luciano D'Alfonso e al sindaco di Pescara Marco Alessandrini di conoscere i risultati degli ultimi rilievi batimetrici, considerando che dopo il 18 luglio dovrebbero riprendere i collegamenti da Pescara con la Croazia. Chiediamo di vedere documenti e dati sull’agibilità del porto dopo le ultime ordinanze della Direzione marittima».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it