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Data: 21/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Confesercenti sui Frecciabianca: «Senza treni danni per il turismo» L’associazione: «Sollecitazioni a Trenitalia per il Teramano»

TERAMO «Abbiamo sollecitato Trenitalia e le istituzioni in merito all'ottenimento di fermate dei treni Frecciabianca sul territorio teramano». A dirlo è la Confesercenti a propostito del servizio pubblicato ieri sul Centro sui Frecciabianca. L’associazione ricorda in particolare un convegno organizzato «meno di tre mesi fa proprio su questo tema». A ribadirlo sono Daniele Erasmi, presidente di Confesercenti Abruzzo e Confesercenti Teramo, assieme al direttore regionale Enzo Giammarino, al direttore provinciale Flaminio Lombi ed al responsabile giuliese dell’associazione Gianluca Grimi. «Il 7 marzo 2015, infatti, erano tutti a Giulianova nella sala Buozzi, dove si è tenuto un convegno sull'argomento alla presenza del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, del sindaco Francesco Mastromauro, del dirigente di Rfi Giovanni Gualario e dei responsabili di Confesercenti. Proprio nell’intervento di Confesercenti, tenuto da Giammarino» ricordano i vertici dell’associazione «è stata sostenuta la necessità di implementare urgentemente il servizio ferroviario nella provincia di Teramo, in particolare nella stagione turistica, ed il rappresentante di Rfi si era impegnato a riferire queste sollecitazioni. Del resto, la relazione preparata dal professore Archimede Forcellese dell’Università Politecnica delle Marche non lasciava dubbio alcuno circa la assoluta discrepanza di trattamento dei territori da parte di Trenitalia». «Apprendiamo ora» proseguono Erasmi, Giammarino, Lombi e Grimi «che invece una operazione di potenziamento è stata fatta ancora a Senigallia, dove, secondo il gruppo Ferrovie dello Stato, gli albergatori si sarebbero attivati. Riteniamo quanto accaduto un fatto di strema gravità. Non è possibile puntare sul turismo, ed il territorio teramano con i suoi numeri dimostra di esserne campione con il suo oltre 60 per cento dell'intero movimento abruzzese, ed essere poi lasciati senza gli strumenti basilari per competere come il trasporto ferroviario. Ci auguriamo che tutte le autorità competenti della provincia e della Regione facciano sentire la loro voce a tutti i livelli. Noi non ci fermeremo fino all’ottenimento del risultato»

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