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Data: 22/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Botta & Risposta - «Sui treni non siamo all’anno zero». D’Alessandro replica al Centro sulle (mancate) fermate del Frecciabianca e sugli investimenti per la Pescara-Roma. La controreplica del Direttore «Occorre discutere facendo la voce grossa, per difendere una regione che vanta collegamenti su rotaia non accettabili»

“Ma dove va una regione senza treni?” era il titolo del fondo pubblicato ieri a firma del direttore Mauro Tedeschini. Prendendo le mosse dal servizio sull’unica fermata del Frecciabianca in Abruzzo (a fronte di un potenziamento dei collegamenti in Romagna, Marche e Puglia), il direttore criticava la politica abruzzese “incapace di far valere un territorio già fortemente penalizzato” dal punto di vista dei collegamenti ferroviari. Di seguito pubblichiamo ampi stralci della replica del sottosegretario alla giunta con delega ai trasporti Camillo D’Alessandro e la risposta del direttore. Gentile Direttore, il tema del collegamento ferroviario, in particolare nel periodo estivo, funzionale alla fruizione della nostra costa , a servizio di residenti e turisti, ripropone un dibattito non nuovo, reiterato nella sua anomalia nel tempo, che vede Trenitalia indisponibile a garantire corse che il mercato non remunera. Per essere chiari Trenitalia i servizi a mercato, come il Frecciabianca, li garantisce solo se ci sono numeri, altrimenti no. Come noto alla Regione è impedito finanziare o contribuire tratte che non siano configurabili nel trasporto pubblico locale. Consapevole della situazione il Presidente D'Alfonso in più occasioni ha rappresentato a Trenitalia l'esigenza del servizio, non certo come una gentile concessione, ma all'interno di una programmazione nuova che coinvolgerà anche la nuova missione della società unica di trasporti TUA, nel suo ramo commerciale . La vicenda è stata oggetto di puntuale risposta da parte direttamente dell'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Elia che in una nota indirizzata per conoscenza ai presidenti di Regione Abruzzo, Molise, Puglia e Marche che mostra e dimostra, al di là del Frecciabianca, come non vi sia alcun isolamento ferroviario. (...) Per quanto riguarda i collegamenti “Frecciabianca”, questi sono effettuati in regime di libero mercato, non essendo previsto per questo servizio alcun corrispettivo pubblico. (...) Elia rileva che dai rilievi da loro effettuato il volume del traffico passeggeri per la stazione Vasto-San Salvo è inferiore ai 15 passeggeri per turno «che non giustificano commercialmente l'istituzione di una fermata». Ritengo tuttavia, a questo punto del lavoro, di poter escludere per il prossimo anno il ripetersi di questa situazione per due ragioni. Primo. Ci troviamo di fronte a un confronto serrato con Trenitalia per la definizione di un contratto ponte che porti alla successiva gara. Dentro il confronto noi abbiamo voluto inserire la garanzia di servizi aggiuntivi, che pur non essendo tpl, noi riteniamo che Trenitalia debba garantire. Non si può pensare di limitarsi al confronto di un contratto precedente , oggi scaduto, che non abbiamo fatto noi e che crediamo sia stato penalizzante e non all'altezza dell'ambizione e della funzione della nostra Regione. Secondo. Con la nostra società, TUA, intendiamo organizzare e garantire tratte funzionali alle particolari esigenze della nostra Regione legata alla fruibilità turistica della nostra costa nel periodo estivo. Nella nota Elia anticipa l'insieme degli investimenti che riguarderà la tratta adriatica oggetto del lavoro delle Regioni adriatiche che ha visto l'Abruzzo finalmente occuparsi della mobilità sul ferro e portare a casa la velocizzazione oggi del collegamento nord-sud Adriatico che, come noto, subì il totale abbandono a seguito della scelta del Governo Berlusconi, con il piano del sud, del collegamento veloce da Bari verso Napoli per raggiungere il nord. Non siamo più all'anno zero sul collegamento con Roma, grazie al lavoro del Presidente D'Alfonso con il prezioso ruolo della Senatrice Chiavaroli , portiamo a casa l'approvazione della norma che dispone la progettazione del collegamento veloce Roma-Pescara. Tutto ciò è esattamente il contrario della distrazione, delle finte priorità del passato , della incapacità di farci sentire».

Camillo D’Alessandro

Le Ferrovie dello Stato, con il braccio operativo Trenitalia, sono molto abili nell'invocare le regole di mercato quando conviene loro, salvo mostrare la faccia dura dell'ex monopolista quando si tratta di aprire a una vera concorrenza. Ne sa qualcosa Ntv, l'azienda di Italo, ma anche la stessa Sangritana, che a suo tempo aveva progettato un collegamento Vasto-Bologna, ma fu subito costretta a desistere. Con un interlocutore così forte, capace di stritolare Montezemolo e soci, occorre discutere facendo la voce grossa, per difendere una regione che vanta collegamenti su rotaia non accettabili. La lettera del numero uno delle Ferrovie, Elia, parla della carenza di passeggeri per la stazione di Vasto-San Salvo, ma nulla dice del tratto teramano, che sicuramente ha un bacino turistico più importante, che potrebbe svilupparsi ulteriormente con una fermata estiva a Giulianova delle Frecce che notoriamente hanno tempi di percorrenza (e ritardi) infinitamente inferiori rispetto agli Intercity. Ma sono sicuro che anche Vasto diverrebbe una stazione molto più frequentata se finalmente si cogliesse l'unica vera apertura contenuta nella lettera di Elia: quella a realizzare una ciclabile negli ex percorsi ferroviari, ovvero sulla costa dei Trabocchi. Spiace dirlo, ma pure su questo l'Abruzzo sta perdendo un'occasione storica, anche per l'inaccettabile egoismo di qualche interesse locale, tollerato troppo a lungo.
(Il direttore Mauro Tedeschini)

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