ORTONA «Storica». È l’aggettivo con cui è stata definita la giornata di ieri, quando la Capitaneria di porto di Ortona ha annunciato di aver adottato il nuovo piano regolatore portuale. Il comandante Nicola Attanasio, insieme al sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, e al sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Camillo D'Alessandro, ha tenuto una conferenza stampa nella sala riunioni della Capitaneria di porto, dove è stato spiegato quello che sarà lo scalo marittimo ortonese futuro. È dal 1969 che Ortona non aveva un piano regolatore portuale il quale, dopo essere stato adottato, adesso attenderà l’approvazione da parte della Regione. Il nuovo Prp prevede una zonizzazione specifica che destinerà funzionalmente ogni area del porto a una determinata mansione. Ci sarà un terminal prodotti chimici e petroliferi, un altro commerciale con una parte destinata al ro-ro e ro-ro pax per permettere l’imbarco e lo sbarco di veicoli. Sarà prevista poi un’area commerciale ad alto contenuto tecnologico, un’area crocieristica, un’area pesca, un’altra cantieristica navale e una diportistica. L’impronta rimarrà la stessa rispetto al Prp del ’69, ma ci saranno una serie di zone nuove che garantiranno uno sviluppo dello scalo. Qualche numero? Attualmente i posti barca disponibili in porto per i pescherecci sono 170, il nuovo Prp ne prevede 231. Parlando di porto turistico, invece, si passerà dai 38 posti barca di oggi ai 597 del piano adottato, una vera e propria marina non più su banchine galleggianti ma fisse. Novità anche dal punto di vista della circolazione, con la delimitazione della viabilità interna al porto: una parte di via Cervana, infatti, verrà dedicata ad area portuale, l’altra ad area pubblica con la presenza anche di una pista ciclopedonale. Alla notizia dell’adozione del Prp, però, ieri se ne è affiancata un’altra strettamente collegata. D’Alessandro, infatti, ha annunciato che dai rilievi dell’Arta sul porto «non c’è un grammo di sabbia che possa essere definita fango». Il 70% del materiale che sarà dragato potrà essere utilizzato per il ripascimento delle spiagge, l’altro 30% sarà destinato alla vasca di colmata. «Oggi possiamo dire con certezza che il dragaggio si farà nei tempi stabiliti, che il materiale non è inquinato e pertanto non cambia il piano finanziario, per cui questo avrà i suoi fondali a -10 metri», ha dichiarato D'Alessandro. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione, poi, ha aggiunto: «Abbiamo sempre detto che dal porto di Ortona sarebbe ripartito il secondo tempo della vita economica dell’intero Abruzzo. Con i fondali adeguati, grandi imprese come Sevel, De Cecco, Amadori e anche Grimaldi, che si è mostrato interessato a testare il nostro scalo, potrebbero utilizzare questo scalo per i loro mercati. Si apre un mondo completamente nuovo». Soddisfatto anche il sindaco D'Ottavio: «Sono particolarmente contento perché oggi è una giornata storica. Ho la sensazione che adesso stiamo davvero cambiando passo».