Oggi alle 18,30, in piazza Unione a Pescara, il governatore Luciano D’Alfonso presenterà in un dibattito pubblico all’ex premier belga Elio Di Rupo, abruzzese di origine e da sempre amico della sua terra, i risultati del suo primo anno di mandato come presidente della giunta regionale d’Abruzzo. In questo intervento, ne sintetizza i contenuti.
Illustre e caro Presidente Di Rupo, è con molta emozione e gratitudine che la accolgo in questa parte d’Europa dove i suoi genitori sono nati. Ritengo che senza i collegamenti viari non possa esserci vera coesione sociale ed economica.
Per questo ho giudicato una ferita gravissima l’esclusione dell’Abruzzo dai corridoi della Rete Ten-T. Ma, anche qui, l’ambizione del mio cuore abruzzese vocato all’Abruzzo mi ha consentito di riaprire il dossier dei corridoi per l’implementazione dell’alta velocità nel versante adriatico. Il principio della uguaglianza dei diritti e dell’accesso alle identiche opportunità per tutti i cittadini abruzzesi intendiamo affermarlo attraverso una seria strategia di riequilibrio territoriale, sia sul piano delle misure che intervengano con azioni sartoriali sulla perdita di occupazione nelle aree industrializzate in crisi - è il caso della sottoscrizione di ben 16 contratti di sviluppo, generatori di oltre 66 milioni di investimenti - sia attraverso lo sviluppo di servizi essenziali come la copertura della banda larga per tutti i comuni abruzzesi per circa 150 milioni di euro. Tra i diritti costituzionalmente garantiti c’è il diritto alla salute. Anche qui stiamo compiendo sforzi per uscire dalla necessaria fase del commissariamento, decisa per l’Abruzzo a causa del suo forte indebitamento di bilancio. I nostri giovani, gli studenti, i ricercatori universitari devono accarezzare la certezza che c’è grande attenzione alle loro aspettative. Siamo stati in grado di recuperare il programma Garanzia giovani attivando 1.735 tirocini; abbiamo programmato un Erasmus per 5.000 giovani e siamo vicini ai nostri atenei grazie al sostegno alla ricerca.
L’export è il nostro vanto. Il suo +2,9% è il dato che più rappresenta il nostro appeal, tanto della capacità manifatturiera quanto della produzione alimentare di qualità con ben 17 piatti tipici certificati dal Ministero dell’Agricoltura. C’è da difendere il nostromaredalle perforazioni massive, la nostra aria dall’inquinamento, il nostro suolo per contrastare le drammaticheevenienze del dissesto idrogeologico, disinquinare i fiumi. E’ il nostro tentativo per l’Abruzzo cheho in mente, che ha le ali dell’ambizione e la operatività delle sue feconde mani.
Luciano D’Alfonso