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Data: 26/06/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Treno Sulmona-L'Aquila «No alla soppressione delle corse estive»

SULMONA - Il Comitato pendolari Sulmona L’Aquila sono sul piede di guerra e annunciano anche un esposto alla Procura della Repubblica, per scongiurare l’oramai tradizionale stop delle corse nel periodo di luglio e agosto sulla ferrovia che collega appunto il capoluogo di Regione alla città peligna.

A Rete ferrovie italiane ricordano che “nel periodo estivo la tratta non è molto meno frequentata”, tanto che è necessario aggiungere autobus in sostituzione dei treni soppressi, chiedono manutenzioni alla tratta, eliminando “disallineamenti molto pericolosi del sedime ferroviario che fanno sobbalzare i treni”. Accusano la Regione Abruzzo di non interessarsi del problema.

La senatrice del partito democratico Stefania Pezzopane annuncia a tal proposito un’interrogazione parlamentare

"Nonostante le sollecitazioni a non chiudere la tratta ferroviaria Sulmona-L'Aquila, nel periodo estivo, i vertici di Trenitalia hanno confermato la sospensione del servizio nei mesi di luglio ed agosto, - siega la senatrice - affermando che la decisione e' stata adottata da Rete ferrovie italiane - per consentire i lavori di manutenzione e che il servizio sarà sostituito con gli autobus. Ma vi immaginate se in tutta Italia per fare un pò di manutenzione si interrompessero le linee ferroviarie? Scoppierebbe giustamente un caos. Speravo in una risposta più esaustiva, a questo punto interpellerò il ministro con una interrogazione".
LA NOTA COMPLETA DEI PENDOLARI

“Dopo le numerose missive inviate agli Enti competenti e alle aziende di trasporto coinvolte, per le cui risposte abbiamo atteso con la nota pazienza di Giobbe, ormai geneticamente integrata tra le virtù dei pendolari abruzzesi, è arrivato il momento di puntualizzare lo stato delle trattative per scongiurare, dopo 7 anni continuativi, l’ennesima chiusura ferragostana della tratta Sulmona – L’Aquila.

Innanzitutto ringraziamo la senatrice Stefania Pezzopane e il prefetto Francesco Alecci per il loro contributo al fine di evitare questa cessazione delle corse ferroviarie per 5 settimane dal 26 luglio.

Dopo la lettera del Prefetto, ed il sollecito della senatrice Pezzopane, le risposte di Trenitalia e della Regione Abruzzo incrementano in noi lo sconforto nel trovare inascoltate le contestazioni che ormai rivolgiamo da anni.

A partire dalla nota della regione Abruzzo, dove restiamo stupiti nel vedere che il Dipartimento Trasporti non sappia che la gestione della rete Abruzzese di Rete Ferroviaria Italiana sia passata da Ancona a Bari da oltre un anno.

Il sottosegretario dalla presidenza Camillo D’Alessandro ha sottoscritto degli accordi con i responsabili di Rfi Adriatica di Bari, ma il Dipartimento Trasporti non lo sa e continua a scrivere ad Ancona. Se questo è l’indice di attenzione alle nostre problematiche, ci sentiamo in una botte di ferro!

Rappresentiamo, inoltre, la delusione nel constatare che le lettere inviate dalle due controparti – che per loro natura dovrebbero avere un conflitto di interessi a tutela del pendolare – ovvero Trenitalia, Rfi e Regione Abruzzo, siano invece praticamente identiche. Cioè la Regione Abruzzo, che paga con i nostri soldi, continua a prendere per oro colato le asserzioni che noi da anni confutiamo.

Rfi parla di un risparmio nello svolgere le attività ad agosto. In merito, a questi significativi risparmi sui costi di manutenzione riferiti da Rfi e conseguiti grazie alla chiusura della tratta, saremmo lieti di analizzare congiuntamente le tabelle riferite ai risparmi 2014-2015 evidenziando se gli eventuali benefici ottenuti possano compensare gli enormi disagi – economici e di salute – sostenuti dai pendolari a causa della dilatazione dei tempi di percorrenza con gli autobus.

Concordiamo altresì – come sempre fatto in passato – sulla necessità di attività manutentiva ma ci troviamo nuovamente costretti a ribadire che nel periodo estivo la tratta non è molto meno frequentata come asserito dal gestore ferroviario. Solo alcuni stagionali saltano a piè pari la stagione estiva. Tanti altri purtroppo scelgono l’autovettura perché il percorso con l’autobus è eccessivamente penalizzante nella tempistica.

Tra l’altro l’anno scorso Trenitalia è stata anche costretta ad aggiungere un secondo bus alla corsa per L’Aquila delle 6,30. Se questo vuol dire scarso numero di passeggeri allora probabilmente i dati in possesso di Rfi e Trenitalia andrebbero rivisti con maggiore accuratezza. Abbiamo inoltre manifestato la nostra disponibilità con Trenitalia a svolgere con i treni un servizio ridotto da concordare per il mese di agosto.

Sono anni che diciamo che, al termine di queste fantomatiche attività di manutenzione, le buche nella seconda galleria tra Raiano – Molina sono ancora li. Sono avvallamenti e disallineamenti molto pericolosi del sedime ferroviario che fanno sobbalzare i treni.

In merito alla chiusura estiva della SS 5 Tiburtina tra Molina e Raiano, Trenitalia nella sua risposta invita l’Anas a differire i lavori.

In pratica pur di chiudere la linea ferroviaria e mettere in ferie il personale, gli automobilisti della Valle Subequana dovrebbero attendere i comodi di Trenitalia ed Rfi e correre dei rischi in un tratto di strada pericoloso per le frane. Sembra incredibile ma la lettera dice proprio così!

Continuiamo a chiedere da anni alla Regione di conoscere se tale modifica delle condizioni contrattuali di trasporto sia prevista negli accordi. Su questo argomento mai alcuna risposta. L’unica tratta ferroviaria realmente competitiva rispetto al trasporto su gomma in Abruzzo, chiude per ferie. Con la benedizione aziendale e delle autorità competenti.

Concludiamo dicendo che un gruppo di pendolari sta preparando un esposto alla Procura della Repubblica di L’Aquila in cui si chiede di indagare su questi fatti per verificare se ci siano state delle violazioni di legge penalmente rilevanti.

Speravamo di non arrivare a tanto, ma il persistere in queste azioni sulla pelle dei pendolari non lascia altre soluzioni.

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