Da dieci mesi occorre farlo ogni volta che si cambia il mezzo: ma i controllori scelgono di non sanzionare i passeggeri.
Nemmeno una multa. E non sarà nemmeno possibile farne, visto che i controllori non hanno il blocchetto idoneo. In dieci mesi, da quando è stata introdotta - era lo scorso 25 agosto - la novità di validare il titolo di viaggio ogni volta che si sale a bordo di un bus Tper, sia esso un biglietto o un abbonamento, non è stata elevata nemmeno una sanzione da 6 euro. A dirlo è il direttore amministrativo di Tper, Fabio Teti. "La volontà dell'azienda- ricorda Teti, come riporta l'agenzia Dire - è stata sempre quella di cercare una maggiore condivisione, non ci interessava fare sanzioni". Finora il nuovo sistema, pensato per sensibilizzare tutti sull'importanza di fare il biglietto, "ha dato risultati più che soddisfacenti" e l'introduzione delle multe "non è prevista neanche nei prossimi mesi"; semmai, ricorda Teti, finora l'azienda ha puntato sul meccanismo inverso, estraendo premi da assegnare a chi valida correttamente.
L'azienda è convinta che la novità non ha portato conseguenze negative per gli utenti più deboli, gli anziani, costretti a estrarre l'abbonamento più volte se nel loro tragitto cittadino devono usare diverse linee di autobus. Secondo Tper non è vero che sono più esposti a scippi e borseggi, perché "da agosto a dicembre sono calati gli eventi predatori". Qualche problema c'e' invece stato con i citypass, ammette Teti, ma nelle prossime settimane verrà introdotta una modifica tecnica che consentira' di evitare la confusione tra validazione per la salita a bordo e vera e propria nuova convalida. Teti, per il resto, conferma il buon andamento sul fronte controlli: con le campagna "Io vado e non evado", dall'ottobre
2012 ad oggi l'evasione rilevata è calata dall'8,1% a circa il 7%.
Non tutti i dati sono però rosei. Tper incassa solo il 50% delle multe: ma per Teti la percentuale è comunque maggiore a quella registrata "per qualsiasi tipologia di imposta, dall'Irpef al canone Rai, a livello nazionale"; inoltre, la quota rappresenta il doppio di quella riguardante altre aziende del traporto pubblico locale, che vanno anche al di sotto del 20%.