Ottenere la fermata del Frecciabianca e intercettare i finanziamenti del progetto Destinazione Italia, complessivamente cinque milioni di lire finalizzati alla valorizzazione turistica dei territori grazie a una convenzione con l'Alesli, l'Alleanza Locale per l'Europa, lo Sviluppo Locale e l'Innovazione voluta dal Comune, ente capofila. Sono questi gli obiettivi dichiarati dal sindaco Francesco Mastromauro. Per quanto riguarda il Frecciabianca, il sindaco ha avuto un altro colloquio con il governatore Luciano D'Alfonso e da questo colloquio sarebbe emersa la possibilità che si riesca a strappare una fermata a Trenitalia. Sarebbe un grosso risultato e lo stesso D'Alfonso sarebbe lavorando in tal senso e se il risultato si dovesse raggiungere sarebbe a breve senza dover aspettare l'orario invernale e sebbene quello estivo sia entrato in funzione da pochi giorni.
CACCIA AI FONDI EUROPEI
Sulla necessità di queste fermate hanno preso posizione la Confesercenti con Gianluca Grimi e la Confcommercio con Gianfranco D'Angelo i quali ritengono «determinante ottenere le fermate non solo per il rilancio turistico ma anche per le conseguenze che una ulteriore presenza di forestieri potrebbe avere sul settore commerciale. Per quanto riguarda la «caccia» ai fondi europei, Mastromauro ha organizzato un incontro al Kursaal e con lui erano presenti i primi cittadini di Mosciano, Martinsicuro, Montorio Torricella sicura e il vicesindaco di Montesilvano. "La sottoscrizione della convenzione segue gli incontri sinora organizzati, il primo dei quali si ebbe il 15 dicembre dello scorso anno e i territori coinvolti costituiscono una sorta di macroarea, ricca di specificità e con una popolazione di oltre 150 mila abitanti, formata da 16 Comuni, quelli che hanno sottoscritto la convenzione e gli altri, Silvi, Bellante, Civitella del Tronto, Tortoreto, Pineto, Castel Castagna, Crognaleto, Nereto, Controguerra, Torano Nuovo, che lo faranno non appena i consigli avranno deliberato. La presenza del vescovo Michele Seccia, assume un ruolo ben preciso, perché l'intento è quello di implementare anche il turismo religioso, rilevante non solo per i santuari, che da soli contribuiscono notevolmente ai flussi turistici, ma anche per la grande ricchezza del patrimonio storico-artistico.