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Data: 29/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Frecciabianca, sì alla sosta a Vasto. Protocollo d’intesa tra Trenitalia e Regione: Del Casale (Pd): dobbiamo ringraziare D’Alessandro

VASTO É stata definita "la stazione fantasma " ma anche "uno scalo in agonia". Grazie alla protesta politica arriva la terapia di rianimazione. In settimana sarà firmato il protocollo fra La Regione e Trenitalia per una fermata del Frecciabianca nella stazione di Vasto e San Salvo. La notizia confermata dai segretari del Pd, Gennaro Luciano e Antonio Del Casale è stata accolta sia a Vasto che a San Salvo con immensa soddisfazione. I primi ad essere soddisfatti sono il sindaco e il presidente del consiglio comunale di San Salvo, Tiziana Magnacca ed Eugenio Spadano e con loro il sindaco facente funzione di Vasto, Vincenzo Sputore. Martedì i 3 amministratori hanno tenuto una conferenza stampa davanti allo scalo ferroviario di contrada San Tommaso reclamando più attenzione per la stazione e un servizio ferroviario più adeguato alle esigenze di due località turistiche. «So che il sottosegretario ai Trasporti della Regione, Camillo D'Alessandro si è battuto per arrivare a questo risultato ed è riuscito a convincere Trenitalia. Consapevole dell'importanza della fermata di un convoglio Frecciabianca nella stazione Vasto-San Salvo, non posso che essere felice nell'apprendere la notizia», è stato il commento di Antonio Del Casale. Orari e modalità saranno definiti e resi noti dopo l'incontro fra la Regione e Trenitalia. La cancellazione delle fermate del Frecciabianca nel Vastese aveva suscitato una indignazione generale e senza colore politico. Sia gli amministratori del centrodestra che quelli del centrosinistra hanno invocato il diritto al servizio. Il parlamentare del Pd, Maria Amato ha presentato un’interrogazione lamentando disservizi anche per i pendolari. La legittima protesta di un territorio che si è sentito dimenticato, è riuscita a raggiungere le sedi opportune. La firma in arrivo smentisce anche lo scetticismo dei sindacati che hanno definito tardivo l'intervento dei politici. La stazione Vasto-San Salvo serve un territorio con una popolazione di oltre 100 mila abitanti che in estate raddoppiano. «Lo scalo ha subito una grave menomazione in seguito alla progressiva riduzione del numero di treni», ha ricordato nell'interrogazione Amato. I pendolari hanno accolto la notizia con sollievo. Per il momento però non si pronunciano. Preferiscono attendere le notizie che saranno diffuse dopo la firma. «Troppe volte abbiamo ricevuto promesse che si sono rivelate solo buoni propositi.

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