Pochi treni questa mattina e vagoni affollati. Ancora disagi sulle linee metro A e B di Roma. A provocarli, rende noto su Twitter l'Atac, il fatto che "ha circolato un numero di treni ridotto rispetto al programmato". Il risultato, come segnalato da numerosi utenti, sono banchine e treni stracolmi, alcuni dei quali, come accaduto nella metro A San Giovanni, non si sono fermati in stazione.
Sarebbe una sorta di "sciopero bianco" da parte di alcuni macchinisti e addetti di linea, che da tempo si oppongono all'operazione avviata dall'azienda per aumentare l'efficienza del servizio portando le ore di lavoro da 700 a 950 all'anno, introducendo anche l'obbligo di strisciare i badge all'inizio e alla fine del turno. Già venerdì scorso le due linee metro, così come la Roma-Lido, avevano subito simili disagi costringendo Atac ad attivare "un attento monitoraggio per valutare se siano in corso fenomeni correlati ad iniziative individuali come già rilevato nella giornata di mercoledì 1 luglio, dovuti all'applicazione anche al personale operativo del sistema automatico di rilevazione delle presenze, peraltro già in uso per il restante personale dell'azienda". "Nel caso gli approfondimenti confermino tale ipotesi - aveva specificato Atac in una nota - l'azienda è pronta a procedere denunciando i responsabili per interruzione di pubblico servizio".
Solo dopo le 13 la situazione "è tornata alla normalità" sulla linea B della metro, come ha riferito Atac. Intorno alle 11, ha fatto sapere l'azienda del trasporto, la metro B ha interrotto il servizio temporaneamente per un treno fermo a Cavour, a causa del malore di un viaggiatore. Poco dopo, la riattivazione del servizio, seppure con ritardi. "25 minuti per un treno per Laurentina. Schifo", scirve su twitter l'utente @mauroiemboli.
"Se la notizia di uno sciopero bianco messo in atto dai macchinisti della metro A e B, comportando ritardi dei treni e quindi disservizi per i passeggeri-utenti, è confermata, riteniamo che questo sia un atteggiamento sbagliato - ha commentato Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio - Esiste una normativa da rispettare, la 146, che consente l'organizzazione di uno sciopero se ci sono argomenti di merito. Il Comune di Roma e l'azienda Atac non possono pensare di modificare l'assetto del servizio e l'organizzazione del lavoro, senza aprire una fase di contrattazione con le organizzazioni sindacali in cui rimettere al centro il tema della quantità e della qualità del servizio pubblico offerto ai cittadini, oltre al tema dei diritti e dei doveri dei lavoratori".
"Ho chiesto al dottor Micheli, il nuovo direttore generale dell'Atac, che ha la mia massima fiducia - precisa il sindaco in un video su Facebook
- di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per scoprire la verità. Noi abbiamo diritto di avere una metropolitana, anzi tre metropolitane, che funzionino come quelle di una capitale di un Paese del G7". E aggiunge: "Trovo anche inaccettabile che a Milano i macchinisti guidino 1100 ore l'anno, a Napoli 950 e a Roma solo poco più di 700 ore l'anno. Questo va cambiato, nell'interesse della città".