PESCARA Alessandrini sta pensando a un rimpasto più ampio per cercare di rafforzare la sua giunta. Rimpasto che potrebbe non limitarsi solo alla sostituzione dell’ex assessore ai tributi e al bilancio Bruna Sammassimo, che si è dimessa la settimana scorsa, e a qualche modifica nell’assegnazione delle deleghe. Il sindaco, secondo indiscrezioni, starebbe riflettendo in queste ore sul cambiamento di alcune pedine della giunta, quelle che in questo primo anno di consiliatura lo avrebbero convinto di meno. Nel mirino ci sarebbero l’assessore all’edilizia privata e al mondo animale Sandra Santavenere e la sua collega al patrimonio Veronica Teodoro, figlia del consigliere provinciale Gianni Teodoro. Avrebbero ricevuto, invece, piena garanzia di restare in giunta gli altri assessori, ossia Giacomo Cuzzi, Giuliano Diodati, Paola Marchegiani, Enzo Del Vecchio, Adelchi Sulpizio, Giovanni Di Iacovo. Insomma, il sindaco punterebbe a un ricambio quasi totale delle quote rosa con altre donne ancora da scegliere. E anche l’ingresso in giunta del presidente dell’Ordine degli architetti di Pescara Laura Antosa, in sostituzione della Sammassimo, non appare più tanto sicuro come nelle settimane scorse. La Antosa non avrebbe il pieno consenso di tutta la maggioranza. Più precisamente, avrebbero espresso più di una perplessità sul suo nome i consiglieri del Pd più a sinistra. Per questo, sarebbe già pronto il nome di un’altra donna, che Alessandrini mantiene, per il momento, top secret per evitare che venga bruciato. Incertezze anche sul rimpasto di deleghe. Il sindaco dovrebbe tenersi per sé il bilancio e i tributi, due incarichi pesantissimi che richiedono un grande impegno. Per questo, alcuni consiglieri di maggioranza gli avrebbero sconsigliato questa soluzione. In compenso, vorrebbe cedere l’urbanistica, accorpandola magari all’edilizia privata, ora nelle mani della Santavenere. Resta, però, da vedere se Alessandrini avrà l’appoggio politico di tutta la maggioranza per poter realizzare un’operazione di così ampia portata. L’ipotesi di sostituire la Teodoro potrebbe creare forti attriti con la sua famiglia, ossia con Gianni, leader storico della lista civica, che vanta migliaia di voti nella zona di San Donato e con il fratello di Gianni, il capogruppo in Comune Piernicola Teodoro. Intanto, i consiglieri dell’opposizione Guerino Testa (Ncd), Carlo Masci (Pescara futura) ed Eugenio Seccia (Forza Italia) aprono una polemica sul possibile ingresso di nuovi assessori esterni. «Nel centrosinistra la confusione regna sovrana», dicono in una nota, «all’indomani delle dimissione della Sammassimo, si brancola nel buio per quanto riguarda la gestione delle deleghe e dell’assetto futuro della giunta». «La scelta più opportuna e razionale per l’ente», proseguono i consiglieri, «sarebbe quella di non nominare nessun assessore esterno, ma provvedere in tempi brevissimi alla ridistribuzione delle deleghe tra gli assessori in carica, oltre ad affidare quelle all’urbanistica e alle finanze ad assessori ad hoc».