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Pescara, 24/11/2024
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08/07/2015
Il Centro
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«Regione, ferme le pratiche ambientali». Ballone: «Manca il personale, bloccata l’operatività dei vincitori di concorso. E sui rifiuti la regione rischia grosso». La nomina di Ballone rischia l’annullamento? Confindustria nazionale chiede chiarimenti sulle modalità dell’elezione del 30 marzo |
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PESCARA «Gli uffici dell’assessorato all’Ambiente sono ormai ad un passo dalla completa paralisi amministrativa». Lo scrive il presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone in una lettera inviata al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, nella quale denuncia IL «progressivo rallentamento» dell’azione amministrativa. «Dalla fuoriuscita dei collaboratori a tempo determinato, l’attività amministrativa, già diminuita, portata avanti dalle poche risorse in forza agli uffici, si è ulteriormente ridotta, e non certo per mancanza di volontà o per inefficienza dei funzionari e impiegati rimasti; semplicemente una mole di lavoro quantitativamente significativa e qualitativamente complessa, quale quella del settore ambiente, richiede, urgentemente, un adeguamento della dotazione organica, ai volumi dei procedimenti in itinere e di quelli che, dopo il visto del protocollo in entrata, non possono che essere collocati in “giacenza”, in attesa di tempi migliori». Il primo tra i punti contestati da Confindustria è infatti il blocco dell’operatività dei vincitori del concorso per co.co.co (concluso diversi mesi fa) e «nessuna traccia dei preannunciati collaboratori esterni». Un altro punto riguarda la bonifica di 21 discariche comunali abusive, «sebbene siano disponibili da tempo i fondi POR FESR 2007-2013 e della legge di stabilità 2014». La Regione, sottolinea Ballone, non dà attuazione agli atti per consentire l’avvio dei lavori (stipula convenzioni, conferenze di servizi e approvazione progetti) nonostante la minaccia di una un’infrazione comunitaria che rischia di pesare sulle casse regionali per 200.000 euro a semestre, per ogni discarica non bonificata. «Il ministro Galletti, infatti», ricorda Ballone, «ha dichiarato che in caso di inefficienze e ritardi non giustificati, sarà la Regione Abruzzo a farsi carico degli oneri derivanti dall’infrazione». Nel frattempo si rischiano di perdere i fondi comunitari non utilizzati entro il 31 maggio, mentre «si riscontrano ritardi ingiustificati nei pagamenti relativi ai lavori di bonifica delle sole quattro discariche appaltate», perché le richieste dei Comuni per l’erogazione dei contributi concessi restano “parcheggiate” negli uffici regionali. «Riguardo a questi ritardi», scrive Ballone, «non è escluso che le imprese decidano di intraprendere un’azione legale per richiedere gli interessi (legittimi) con il conseguente coinvolgimento della Corte dei Conti». Confindustria denuncia anche l’affanno dell’ufficio responsabile delle spedizioni transfrontaliere dei rifiuti. «In particolare», scrive Ballone, «risultano pressoché ferme le pratiche di notifica, di rilascio dei documenti di trasporto, di svincolo delle polizze fideiussorie, etc.. Vi è dunque il rischio concreto di una completa paralisi delle attività di esportazione dei rifiuti che, tra l’altro, stanno rivestendo un ruolo importante e virtuoso anche nell’ambito del sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani prodotti nella nostra regione». Confindustria non vede progressi nella procedura di redazione del Piano Regionale Amianto, mentre boccia il sistema di comunicazione web della regione che non è aggiornato. «Apprendiamo infine», scrive Ballone, «che presto anche l’ufficio IPPC AIA, dovrà fare a meno di alcune unità, in quanto le collaborazioni a progetto del personale addetto alle pratiche di competenza, sono in scadenza e si rischia di perdere un altro importante e avviato ufficio amministrativo».
La nomina di Ballone rischia l’annullamento? Confindustria nazionale chiede chiarimenti sulle modalità dell’elezione del 30 marzo
L’AQUILA «Egregio Presidente, sono veramente rammaricato di dover tornare sulla sua elezione a Presidente di Confindustria Abruzzo». Inizia così la lettera indirizzata dal segretario del Collegio confederale di Confindustria Federico Landi ad Agostino Ballone dal 30 marzo scorso presidente di Confindustria Abruzzo. Nella lettera si chiedono chiarimenti sulle modalità di elezione «per accertare se fosse stata realmente adottata la modalità dello scrutinio segreto». La richiesta di tornare sul voto viene dal Collegio dei Probiviri confederali in risposta a una segnalazione del Past President di Confindustria L'Aquila, Fabio Spinosa Pingue, che ha segnalato l’avvenuta elezione «per acclamazione», una formula non prevista dallo statuto confindustriale. «Il verbale si esprime in termini di acclamazione», scrive infatti Landi, «modalità non consentita dalla normativa confederale che, anzi, prescrive l'inderogabilità del voto segreto. Erano state fornite garanzie verbali che si fosse votato a scrutinio segreto ma adesso siamo di fronte ad un elemento nuovo che va accertato per evidenti ragioni di trasparenza. Non le sfugge certamente la delicatezza del tema e le chiedo perciò di voler far pervenire al Collegio confederale - attraverso la Segreteria affidata al sottoscritto - nei tempi più ristretti possibile, una formale asseverazione, sottoscritta anche dai Probiviri di Confindustria Abruzzo, che la votazione ha rispettato puntualmente la normativa confederale e che la richiesta di annullamento è, quindi, priva di ogni fondamento». Per Spinosa Pingue la segnalazione si è resa necessaria «per porre la parola fine nel sistema confindustriale abruzzese a metodi, procedure e iter seguiti in occasioni di rinnovi di cariche caratterizzati da una reiterata, spaventosa ed imbarazzante superficialità e pressappochismo».
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