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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cede il soffitto, paura alla stazione. Il cedimento di un giunto in cemento ha determinato il crollo di parte della controsoffittatura e di una plafoniera. L’incidente è avvenuto nella notte, con la struttura chiusa e questo ha scongiurato conseguenze ben più drammatiche.

Se non si parla di tragedia sfiorata è solo perché l’incidente è avvenuto nel cuore della notte, con la stazione ferroviaria di Pescara centrale chiusa al pubblico. Erano circa le 3, ha rivelato un addetto alle pulizie, quando il cedimento di un pezzo di cemento di un giunto del soffitto, su cui fra l’altro poggiano i binari, ha causato a sua volta il crollo di parte della controsoffittatura piovuta sul pavimento dell’atrio dell’edificio. All’interno della stazione non c’era nessuno. Il pezzo di cemento ha colpito anche una plafoniera che, cadendo, si è letteralmente trascinata dietro una parte delle lamelle che formano la controsoffittatura. Uno scenario da brivido si è presentato nelle prime ore della mattinata ai viaggiatori: immagini di danni che hanno reso l’idea dello scampato pericolo. Si è subito provveduto a ripulire l’area interessata dal crollo e a metterla in sicurezza. Un lungo nastro segnaletico bianco e rosso è stato posto lungo buona parte dell’atrio e sulla scala mobile che conduce al tunnel di accesso ai binari, proprio per impedire l’accesso. Per terra ieri si vedevano ancora residui di calcinacci e la plafoniera con le lampade al neon che penzolava sulla scala mobile che conduce al primo binario. In alto, le lamelle del soffitto staccate e alcune in bilico. Sull’episodio indaga ora la polizia ferroviaria coordinata da Davide Zaccone, che ha immediatamente convocato il responsabile di Centostazioni per fare chiarezza al più presto ed evitare che fatti del genere possano succedere ancora. Zaccone ha anche annunciato che provvederà ad informare le autorità competenti.
GLI ALTRI CASI
«Bisogna ora fare delle verifiche - spiega l’ispettore - per evitare altri cedimenti». Nessun problema per la circolazione dei treni. «I binari - sottolinea ancora il responsabile della Polfer - non sono stati interessati trattandosi del distacco di una parte di una giunzione». Fra le cause del cedimento, le continue vibrazioni determinate dai treni e l’usura causata dal tempo. «Da parte nostra - sottolinea Zaccone - andremo fino in fondo, esamineremo anche le immagini delle telecamere». Ma quello di ieri non è stato l'unico crollo verificatosi a Pescara. Nell’aprile scorso a cedere era stato un soffitto di un’aula della facoltà di Lingue dell’Università d’Annunzio; qualche mese prima, a febbraio, era toccato all’istituto Alberghiero. Per non parlare del Palazzo di giustizia, la cui area esterna è stata spesso transennata negli anni per il pericolo di cedimento dei marmi e degli intonaci.

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