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Pescara, 24/11/2024
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10/07/2015
Prima da Noi
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Sciopero aeroporto Abruzzo, Saga frena sindacato: «rispettare le norme. La data del 22 agosto è illegittima» |
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PESCARA. Una diffida formale a rivedere le modalità di sciopero è stata inviata ieri dalla Saga all’Ugl sicurezza civile che ha indetto due giornate di protesta i prossimi 17 luglio e 22 agosto.
Braccia incrociate dei vigilantes mentre ai gate si affollano turisti in arrivo e in partenza? La società di gestione vorrebbe evitare questo rischio e sbatte in faccia al sindacato tutta una serie di ‘errori’ commessi nell’indizione dello sciopero sperando di bloccare la protesta.
La due giorni di sciopero è stata indetta dopo la pubblicazione di un bando da oltre 4 milioni per la ricerca del nuovo soggetto che dovrà occuparsi della sicurezza dell’aeroporto, dal controllo del passeggero e dei bagagli fino all’ispezione preventiva della cabina dell'aeromobile.
Il sindacato ha denunciato il rischio di perdita di lavoro per le 18 guardie giurate che attualmente lavorano in aeroporto in quanto il nuovo appalto non prevede alcuna norma di salvaguardia del personale addetto ai servizi di sicurezza aeroportuali attualmente impiegati.
Da qui la decisione di incrociare le braccia per due giorni.
Ma dalla società di gestione dello scalo abruzzese arriva lo stop e si ricorda che la delibera della Commissione Garanzia che regola gli scioperi vieta l’astensione collettiva dal lavoro nel periodo 27 luglio-5 settembre di ogni anno. Dunque la data del 22 agosto è da considerarsi illegittima, spiega la Saga. Inoltre il sindacato non ha specificato, come avrebbe dovuto, le ore di durata di astensione e le modalità di attuazione.
E c’è anche un altro problema: anche la Filcams Cgli e la Uiltucs hanno indetto uno sciopero per il giorno 15 luglio ma le regole stabiliscono che tra due azioni di sciopeero devono trascorrere almeno 10 giorni anche se lo sciopero è stato proclamato da diversi soggetti sindacali. Dunque bisognerà riunire le date.
Insomma la Saga chiede di rispettare le regole e garantire il normale funzionamento dei servizi aeroportuali. In caso contrario la società ricorda che il prefetto potrà intervenire con provvedimenti e sanzioni amministrative o disciplinari nei confronti dei singoli dipendenti.
«Continueremo le nostre azioni tutelando i lavoratori con ogni mezzo e in tutte le sedi competenti», replica Fabio Urbini della segreteria regionale del sindacato, «per evitare che si verifichi l'ennesimo omicidio alla categoria della Vigilanza Privata già abbondantemente lacerata in Abruzzo dall'indifferenza delle Istituzioni e di finti imprenditori che hanno sfruttato il settore per poi scappare».
Il sindacato precisa di aver chiesto anche un incontro con il presidente D’Alfonso ma di non aver ricevuto alcuna risposta.
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