Estate bollente sul versante del trasporto locale pubblico e privato in Abruzzo, dove Filt Cgil e Ugl autoferrotranvieri chiamano i lavoratori alla lotta: delusi dalle mancate risposte, i segretari regionali, Franco Rolandi e Giuseppe Lupo, hanno dichiarato un nuovo sciopero, stavolta di 24 ore, il 7 agosto, per contestare la politica regionale sui trasporti: “Non si sono registrati segnali di apertura e passi in avanti rispetto alle questioni sollevate”, affermano Rolandi e Lupo, “mentre anche la neonata azienda unica denota le stesse identiche incongruenze e gli stessi “vizi” ampiamente conosciuti e avversati nel recente passato”.
Per spiegare nel dettaglio le pesanti ricadute territoriali derivanti dai tagli ai servizi di trasporto pubblico locale, in particolare nelle aree interne, i sindacati faranno il giro delle varie realtà d’Abruzzo, anche per stimolare la partecipazione alla seconda protesta nel giro di poco più di due mesi, con l’aggiunta di un terzo sciopero, stavolta unitario, dichiarato dalle Rsa della sede di Avezzano per il 21 luglio. “A distanza di oltre un mese, nonostante la nostra ampia disponibilità al confronto”, affermano i sindacati, “non si sono registrati passi in avanti in nessuna delle tematiche poste a base della dichiarazione di sciopero”.
Eccole: Drastica riduzione delle risorse regionali destinate al settore dove si confermano i tagli di 10 mln di euro così come si evince nel bilancio di previsione della Regione Abruzzo per l’anno 2015;
Eliminazione di servizi essenziali di trasporto pubblico locale con particolari e gravi ricadute nelle zone interne della Regione contestati anche dai sindaci, mentre l’azienda unica Tua continua a esercitare e promuovere proprio in questa fase ulteriori servizi commerciali e turistici non correlati al tpl (con perdite economiche strutturali) concentrati in un unico territorio della Regione;
Mancata realizzazione del biglietto unico regionale e del sistema tariffario intermodale le cui evidenti penalizzazioni, non soltanto per l’impossibilità alla fruizione di un servizio, ma anche e soprattutto in termini economici per i cittadini, sono riscontrabili ancora una volta per le stesse aree interne e montane nonostante una legge regionale approvata poco più di un anno fa;
Volontà regionale di procedere verso una graduale dismissione dei servizi di trasporto locale attualmente gestiti dalle tre aziende pubbliche e da quelle partecipate (ora confluite in TUA) mediante il ricorso alle subconcessioni che rappresentano una evidente privatizzazione mascherata;
Mancata applicazione dell’accordo integrativo decentrato Regione Abruzzo 28/5/2004; Conferma della quasi totalità dei dirigenti che si sono resi responsabili della pessima conduzione delle singole aziende.
Al contempo”, concludono Rolandi e Lupo, “si sta procedendo, da un lato, ad una drastica riduzione (con forzature inaccettabili) dei diritti e del salario dei lavoratori e, dall’altro, ad assunzioni senza concorso e agli ennesimi tentativi di favorire promozioni a pioggia tra il personale amministrativo concentrati anch’essi in un unico territorio della Regione”. Tante buone ragioni, quindi, per incrociare le braccia, garantendo ovviamente il regolare servizio nelle fasce orarie stabilite dalla legge, fatta eccezione per il personale degli uffici e delle officine.
TUA (EX ARPA) 5.30/8.30 – 13.30/16.30; TUA (EX GTM PESCARA) 6.00/9.00 – 12.00/15.00; TUA (EX FAS LANCIANO) 6.00/9.00 – 12.00/15.00; DI FONZO 5.00/8.30 – 13.00/15.30; NAPOLEONE 5.30/8.30 – 13.30/16.30; CERELLA 5.00/8.30 – 13.00/15.30; SATAM 5.30/8.30 – 13.30/16.30; PAOLI BUS 5.30/8.30 – 13.45/16.45; TESSITORE 6.00/9.00 – 13.00/16.00; DI GIACOMO ANGELO DOMENICO & C. snc 5.00/8.30 – 13.00/15.30; BALTOUR TERAMO 6.00/9.00 – 13.00/16.00; AMA L’AQUILA 6.30/8.30 – 13.10/17.10; LA PANORAMICA CHIETI 6.00/9.00 – 12.00/15.00; CENTRO TURISTICO DEL GRAN SASSO 6.30/8.30 – 13.10/17.10