PESCARA All’interno della Soget vigeva una «prassi» in base alla quale i debitori che avevano un incarico politico venivano tutelati, per cui restavano «indenni da procedure esecutive». È questa la tesi della Procura della Repubblica di Pescara che da tempo sta indagando sulla società incaricata della riscossione di tasse e multe. Nell’ambito dell'inchiesta, di cui si stanno occupando i sostituti procuratori Annarita Mantini, Gennaro Varone e Mirvana Di Serio, ci sono anche due politici indagati, vale a dire l'assessore regionale Mario Mazzocca, ex sindaco di Caramanico, per il quale si ipotizzano i reati di abuso d'ufficio e corruzione, e il capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, per il quale il reato ipotizzato è abuso d'ufficio. Oltre a loro, che avrebbero beneficiato di un trattamento particolare dalla società, sono indagati Gaetano Monaco, in qualità di direttore generale della Soget, e Ludovico Domenico, funzionario responsabile del settore esecutivo della Soget, che saranno interrogati lunedì mattina dal gip Maria Carla Sacco, chiamata ad esprimersi sull’applicazione nei confronti dei due della misura interdittiva della sospensione dall'incarico. Le indagini, affidate al Corpo forestale dello Stato e alla squadra Mobile, hanno consentito di far emergere le procedure seguite dalla Soget nei confronti di Mazzocca e Sospiri ma gli accertamenti non sono conclusi, considerato che uno dei computer esaminati conteneva un file Excel con i nomi di 847 amministratori (di cui 523 abruzzesi) e si punta a capire se si tratta di persone che hanno ottenuto in qualche modo un occhio di riguardo dalla società di riscossione per ciò che riguarda eventuali azioni esecutive che potevano interessarli. Per quanto riguarda Mazzocca, debitore nei confronti dell’Aca per un importo di 22.300,59 euro, sarebbe stata cancellata dalla Soget l’ipoteca su un immobile (motivando questo passaggio con una presunta definizione del debito), in cambio del rinnovo della convenzione tra Comune e società di riscossione per un anno. Per Sospiri, destinatario di due pignoramenti (da 2.473,62 e 10.931,26 euro) sarebbe stata disposta la revoca dei procedimenti e, pur non essendo stata formalizzata una istanza di rateizzazione, sarebbe stato concesso il pagamento a rate. Il tutto nonostante non esistesse una condizione di difficoltà economica del consigliere regionale. Inoltre una parte dei suoi debiti sarebbe stata inserita dalla Soget tra quelli inesigibili, per l’irreperibilià del noto politico.
«Mario Mazzocca gode della piena fiducia del suo partito e ci auguriamo che la questione si possa chiudere nel più breve tempo possibile, anche per consentire all'assessore regionale di svolgere con tranquillità il proprio lavoro». Questa la dichiarazione di Tommaso Di Febo, coordinatore regionale di Sel, che mette in evidenza «il grande lavoro» che l’assessore regionale sta portando avanti «con competenza e passione e con la determinazione di sempre».