Vola l’industria segnando un +0,9%, in crescita tutti i settori. Frenata a giugno
ROMA Questa volta nessuno (o quasi) riesce a trovare motivi di scetticismo. A maggio 2015 l’Italia ha registrato una crescita record della produzione industriale, pari ad un +0,9% rispetto ad aprile, il massimo assoluto dal 2010, e un boom dei contratti a tempo indeterminato (+42,5%) in un saldo di +185.000 contratti per effetto del jobs act che ha fatto anche crollare le collaborazioni (-10.194) e far risalire gli apprendistati (+6.498). «La combinazione delle riforme strutturali (jobs act) e delle leve di bilancio (decontribuzione delle assunzioni a tempo indeterminato, cancellazione della componente Irap sul numero di addetti) crea gli incentivi corretti perchè la nuova disciplina sia immediatamente utilizzata dalle imprese», ha sottolineato il ministero dell’Economia. Immediata la soddisfazione del governo: «I dati sull’occupazione, la produzione industriale e la crescita sono ancora bassi rispetto a quello che possiamo fare, ma più alti del recente passato. Questo perchè quando si fanno le riforme le cose cambiano», ha commentato il premier Matteo Renzi. Il ministero guidato da Padoan ha diffuso un comunicato per sottolineare che nel recente passato c’è stata «una certa divergenza» tra previsioni e dati effettivi che ancora erano «altalenanti» ma in particolare sul fronte della produzione «l’incremento sembra indicare un vero punto di svolta». Il Csc (Centro studi Confindustria) stima per il secondo trimestre un aumento della produzione industriale dello 0,8% rispetto al periodo precedente, «il più alto da fine 2010». A maggio 2015 l’indice è aumentato in termini tendenziali del 3% e se si considera la media del trimestre marzo-maggio 2015 la produzione è aumentata dell’1% rispetto al trimestre precedente. L’indice presenta variazioni congiunturali positive in tutti i raggruppamenti; aumentano i beni strumentali (+2,3%), l’energia (+1,7%), i beni di consumo (+0,7%) e i beni intermedi (+0,6%). I comparti che registrano la maggiore crescita sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,2%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,4%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,5%). Il combinato produzione-lavoro è sottolineato nel comunicato del Tesoro: «Nel mese di maggio non solo aumentano i nuovi contratti rispetto allo stesso mese del 2014 (+2%), ma si registra l’incremento del peso dei rapporti attivati con contratti a tempo indeterminato (+5%) e la riduzione dell’incidenza di tutte le altre forme contrattuali, rafforzando così la tendenza iniziata nei primi mesi del 2015. Inoltre c’è un forte incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+43% rispetto a maggio 2014).