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Pescara, 24/11/2024
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Data: 11/07/2015
Testata giornalistica: I due punti
Arpa: Quello strano caso dell'incidente non incidente e le due condanne...

Era il 2013 e ci occupammo di un incidente non incidente. (leggi l'articolo)

Scrivevamo"La chiamano truffa o se vuoi favori o se vuoi, casta.
Tutto dipende dai soggetti in causa.
Per l'assicurazione è una sorta di truffa, per l'autista un favore, per noi è casta e pochezza d'animo, comunque in attesa di tempi migliori, una brutta e strana storia.
Il fatto.
Un incidente normale da codice della strada che parla di precedenze e segnali di arresto.
Una donna, una gentil signora, urta un pullman di linea dell'Arpa.
Nulla di grave per fortuna.
La responsabilità è di evidenza della guidatrice.
Segnale di arresto non rispettato e testimoni davanti al bar. Incrocio con viale Crucioli.

Tutto definito?
Dopo pochi giorni, l'autista cambia versione dei fatti.
La responsabilità passa tutto a suo carico.
Il Pullman non avrebbe rispettato lo stop?
La signora guidava il pullman?
L'autista guidava l'automobile?
L'autista e la signora guidavano insieme il pullman?
La macchina era posseduta?

L' assicurazione non ci crede e con tanto di denuncia, chiama a testimoniare gli avventori del bar.
In questura era un via e vai.
Le testimonianze erano chiare e nette.
Perentorie.

Indagati?
L'autista e un grado dell'Arpa che avrebbe chiesto il favore da casta all'autista.
Quando si riuscirà a dare uno stop a questo metodo?".

Luglio 2015.
Due anni dopo.
Il Giudice Roberto Veneziano ha condannato l'autista dell'arpa a 1 anno e otto mesi e l'automobilista a otto mesi.
L'indagine della Polizia Stradale di Teramo, sotto la guida dell'ispettore Stefano Di Stefano, sono state attente e lineari.
Partita dalla denuncia dell'assicurazione che non ha creduto alla seconda versione dell'autista dell'arpa, sul cambiamento del luogo dell'incidente, Teramo poi Montorio, sulla oggettiva responsabilità e su altre incongruenze, gli uomini della Stradale hanno dimostrato la truffa e il falso, ottendendo le due condanne.
Ci piacerebbe alla fine degli appelli di legge, sempre se le pene saranno confermate, di conoscere le ragioni di una simile condotta che potrebbe portare al licenziamento dell'autista.
Perchè?
Noi abbiamo un'idea, ma non siamo dirigenti.

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