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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Consiglio, cresce la tensione per martedì. Forza Italia chiede la revoca delle deleghe a Paolucci, che ribatte: «Il prossimo tavolo di monitoraggio di luglio sarà uno dei migliori».

PESCARA Il leitmotiv che fa scaldare i motori alle opposizioni di centrodestra è sempre quello della sanità: chiusura dei punti nascita, compartecipazione alle spese di riabiltazione, blocco dei contratti precari. Ma nella giornata di martedì si inizierà a fare sul serio in consiglio regionale, quando il gruppo di Forza Italia presenterà un documento di sfiducia nei confronti dell'assessore Silvio Paolucci, chiedendo la revoca di tutte le deleghe che gli erano state assegnate da Luciano D'Alfonso. Che poi, a ben vedere, da commissario alla sanità è in realtà quello che ha firmato sino ad oggi tutti gli atti deliberativi contestati. Ma il più esposto alle intemperie è ancora lui, il giovane assessore della Giunta regionale che si è caricato in spalla i faldoni più pesanti all'interno dell'esecutivo: dalla sanità al bilancio.
Forza Italia ne chiede la testa prendendo spunto dalla conferenza dei capigruppo del 30 giugno scorso, dove erano presenti anche i rappresentanti del Comitato percorso nascite. Dice Mauro Febbo: «Mentre in quell’occasione l'assessore assicurava che nessun atto era stato ancora compiuto, il giorno precedente, il 29 giugno, il direttore generale dell’Asl di Teramo aveva già firmato la chiusura del punto nascita di Atri e il 30, proprio mentre noi eravamo riuniti per individuare un percorso alternativo, iniziavano le procedure per la chiusura di quello di Penne, e a seguire per Sulmona e Ortona. Una presa per i fondelli inaudita».
TRE MESI
Replica Paolucci: «Tutto falso e strumentale. Gli atti di cui parla Forza Italia sono quelli che dovevano essere spediti al Ministero entro il 6 luglio per favorire l'uscita dal commissariamento, ma ci sarà tempo fino ad ottobre per discutere la riorganizzazione dei punti nascita». Aggiunge l'assessore: «Il tavolo di monitoraggio di luglio, ne sono certo, sarà uno dei migliori degli ultimi anni. Abbiamo raddoppiato l'offerta territoriale, incrementato la presenza delle rete di emergenza urgenza (118, stam e sten, defibrillatore ad ogni comune), ripristinato le risorse bilancio-sanità. C'è un riconoscimento di credibilità forte che è a disposizione dell'Abruzzo. Per altro -precisa Paolucci- , la delibera di Giunta regionale sulla chiusura dei punti nascita risale al 2011, quando Febbo era assessore». Dunque, tre mesi ancora per trattare, sembra di capire. Una partita che resta aperta, mentre fra due giorni si riaprirà il dibattito in aula.
RIDURRE IL DANNO
Intanto il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, incalza l'assessore anche sugli altri temi: come il blocco dei contratti precari (che avrebbe già paralizzato alcuni reparti ospedalieri) e la compartecipazione ai ticket sanitari, un documento rivisto dalla maggioranza proprio su indicazione del centrodestra, dove alcuni comma del regolamento usciti dalla porta sarebbero però rientrati «furbescamente» dalla finestra secondo la denuncia di Fi. «Anche su questo -avverte Sospiri- non faremo sconti martedì in consiglio a una maggioranza che si è prodotta solo nell'aumento delle tasse». Durissimo Paolo Gatti: «Siamo di fronte a un governo regionale che ha già superato il 20% del suo mandato nella più totale confusione, dove non si capisce mai qual è il punto di arrivo. Sui temi della sanità -incalza l'ex assessore della Giunta Chiodi- siamo all’improvvisazione su ogni questione, senza un disegno organico, senza capire dove stiamo andando. Il nostro è un lavoro di riduzione del danno».

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