PESCARA Una Zona a traffico limitato più ampia. Bus e navette elettriche per collegare il centro al resto della città. Corso Vittorio a doppio senso di marcia. Ecco come dovrebbe essere il futuro di Pescara. Il vice sindaco e assessore alla mobilità Enzo Del Vecchio, in questa intervista al Centro, rivela quali sono i progetti della sua amministrazione per il traffico. Un programma ambizioso, che comincerà dopo l’estate. Ma qualsiasi decisione importante, in primis quella per corso Vittorio «verrà presa insieme alla maggioranza», avverte. Del Vecchio anticipa così delle proposte che, molto probabilmente, faranno parte di un futuro Piano del traffico. Nel frattempo, l’assessore deve pensare a risolvere i mille problemi che ogni giorno si presentano. Sa di essere talvolta criticato per le scelte fatte, ma non è mai tornato indietro, nemmeno adesso che una parte della maggioranza è a favore del ripristino dei parcheggi estivi sulla strada parco. Lui ha già detto di no e anche in questo caso non farà retromarcia. Assessore, su che cosa state lavorando? «Sul traffico stiamo facendo delle valutazioni con l’apporto di un esperto della mobilità, che ha ricevuto l’incarico grazie a un progetto finanziato con fondi regionali. Questo esperto si chiama Giuseppe Di Giampietro. I dati raccolti da lui, in collaborazione con la polizia municipale e l’ufficio Mobilità, saranno utili per la redazione di un nuovo Piano generale del traffico. In sostanza, si sta svolgendo un monitoraggio degli assi viari di maggiore percorrenza per avere un’idea del numero di auto che entrano e circolano a Pescara». Qual è il suo obiettivo? «L’idea è quella di mitigare per quanto possibile i conflitti per ciò che riguarda la mobilità sul nostro territorio». Ma andiamo sul concreto, che cosa si devono aspettare i cittadini per il futuro? «Abbiamo innanzitutto bisogno di un nuovo Piano del traffico che sia in linea con quello precedente dell’ex assessore Armando Mancini. Quel vecchio Piano del traffico prevedeva una Ztl ristretta e una più ampia in centro, dove la componente traffico veniva espulsa, pur tutelando le attività commerciali». Vorrebbe tornare a quel progetto mai realizzato in passato? «Sì, la Zona a traffico limitato va ampliata. Ciò vuol dire che andrà ripensata la mobilità alternativa pubblica, ossia, bus, navette e mezzi elettrici che possano collegare la zona protetta». Che confini dovrà avere questa Zona a traffico limitato più ampia? «Nel vecchio Piano la Ztl più ampia andava da via Venezia a viale Muzii, da corso Vittorio Emanuele a viale della Riviera. Ma una Ztl così ampia deve essere accompagnata da una mobilità parallela per le auto che non possono entrare nella Zona a traffico limitato». Parliamo di corso Vittorio. È vero che vuole ripristinare il doppio senso di marcia? «Il “mai” cerco di non utilizzarlo, perché le scelte possono essere sempre reversibili. Corso Vittorio è stata una priorità immediata per la nostra amministrazione per correggere le scelte della precedente giunta, che non aveva un’idea precisa di quello che intendeva fare per quell’arteria stradale. Così, abbiamo riaperto corso Vittorio alle auto, ma l’apertura di una sola corsia ha comportato una maggiore affluenza di traffico nelle strade parallele, vedi ad esempio via Ferrari. Io non escludo la riapertura del corso a doppio senso, ma questa decisione, come per altre scelte importanti, dovrà essere presa insieme alla maggioranza». E per via Ferrari, sempre intasata di macchine, c’è qualche progetto? «Andrà rivista la viabilità di quella zona. Bisogna considerare, tuttavia, che ci sono dei cantieri, in particolare quello per la realizzazione del ponte nuovo, che creano delle strozzature. C’è stato solo un piccolo miglioramento quando sono state aperte le rampe del ponte della Libertà, ma non è stato sufficiente». Parliamo ora di argomenti più spinosi. Il ripristino del vecchio senso di marcia su viale Regina Margherita ha scatenato la protesta dei residenti.... «Non c’è strada che funziona meglio. Andrà ancora meglio quando ci sarà la segnaletica. Lì, entro breve, verrà realizzata una pista ciclabile. I cittadini, quando mi incontrano, mi abbracciano per complimentarsi con me per il cambio del senso di marcia». Invece il no al ritorno dei parcheggi nella strada parco ha spaccato la maggioranza. «Abbiamo cercato fino alla fine soluzioni alternative. A mio modo di vedere la strada parco non deve essere riaperta alle auto, ma ciò non vuol dire che un nuovo Piano traffico, in futuro, non possa mettere in discussione questa scelta. Il problema della carenza dei parcheggi non è solo sulla riviera nord, ma anche su quella sud. Non vorrei che qualcuno arrivasse a chiedere i parcheggi anche sul laghetto della pineta». Intanto, sulla riviera sud fate parcheggiare in un’area della pineta. «Quello è uno spartitraffico. Non abbiamo commesso nessuna violenza nei confronti della Pineta dannunziana». Ma che fine ha fatto il Piano della sosta realizzato dalla precedente amministrazione e costato 63mila euro? «Quel Piano è solo una fotografia dell’esistente, ma non ci sono scelte. Vengono solo proposti nuovi parcheggi a pagamento sul lungomare e in corso Vittorio. Forse, per questo la precedente amministrazione non lo ha mai applicato». I 5 Stelle attaccano l’assessore. Di Pietrantonio (Pd): «La giunta va rafforzata» «Alessandrini licenzi la Teodoro» PESCARA Il Movimento 5 Stelle chiede al sindaco Marco Alessandrini di licenziare l’assessore al patrimonio Veronica Teodoro, «figlia del consigliere provinciale Gianni e nipote del capogruppo comunale Piernicola». «Chiedemmo», dicono i 5 Stelle in una nota, «la revoca dell’assessorato un anno fa sottolineando, come del resto tutta l'opinione pubblica, che l'assessore Veronica Teodoro non avesse né le competenze, né l'esperienza necessaria per svolgere il delicato ruolo di assessore. E, a mancare, era anche il riconoscimento elettorale dal momento che nessun cittadino di Pescara aveva mai espresso una preferenza sul nome della signorina Veronica Teodoro. Oggi lo chiediamo con ancor più convinzione per l'assoluto ed insoddisfacente lavoro svolto dalla Teodoro in un anno». «Dall'analisi puntuale sulle sole 17 delibere prodotte in un anno dalla Teodoro», prosegue la nota, «emerge infatti un quadro piuttosto chiaro ed incontrovertibile dello scarso apporto dato dalla parte politica su un lavoro che risulta essere invece quasi esclusivamente prodotto dalla parte tecnica della macchina amministrativa». Un appello ad Alessandrini, sempre sulla questione del rimpasto in giunta, è arrivato anche dal segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio. «La giunta comunale, anche a seguito delle dimissioni dell'assessore alle finanze», ha affermato, «ha sicuramente bisogno di essere rafforzata con l'inserimento di personalità capaci di interpretare e realizzare quelle che sono le linee programmatiche dell'amministrazione guidata dal sindaco Alessandrini e del Pd di Pescara». «È in corso una riflessione e un confronto da parte del sindaco con le forze politiche di maggioranza e con il Partito democratico», ha rivelato Di Pietrantonio, «a tal proposito, è stata convocata per giovedi 16 luglio la direzione del Pd con la partecipazione del sindaco per confrontarsi, approfondire e condividere le scelte e le strategie da mettere in campo per il rilancio della città nella nuova fase dell'amministrazione comunale