PESCARA Approda in aula per la votazione nella seduta del consiglio regionale di domani la proposta di legge del M5S sui tagli ai costi della politica, in particolare alle indennità di consiglieri regionali, presidenti di Consiglio e Giunta e assessori, che dovrebbe produrre un risparmio di 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Lo rende nota il M5S che ha “chiamato” il provvedimento che vede come prima firmataria l'ex capogruppo, Sara Marcozzi, una volta scaduti i termini per la discussione in commissione. I grillini annunciano la presenza di «numerosi cittadini» in aula. «Ventitrè milioni di euro di demagogia», commenta ironica la Marcozzi, «una bella sforbiciata che, per una volta, invece di colpire i servizi al cittadino colpisce i lauti stipendi dei consiglieri regionali. Vedremo come voteranno» aggiunge in riferimento all'impegno sul tema assunto dalla maggioranza di centrosinistra in campagna elettorale non tradotto successivamente in una proposta. Nel mirino le indennità di consiglieri e presidenti di giunta regionale e Consiglio . Altro taglio previsto è quello dei rimborsi spese, «nota dolente», commentano ancora i grillini, «per le tasche della Regione, che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro mensili. Un forfait che viene assegnato a prescindere da quanto si spenda effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere dal luogo di provenienza».