PESCARA. Alessandrini &C se ne infischiano delle inchieste e decidono di premiare per l’ennesima volta la Soget con una delibera, più che inopportuna, ironica.
L’ipotesi di reato contestata dalla Procura di Pescara al legale rappresentante della Soget, Gaetano Monaco, è quella di aver scontato agli amministratori e politici morosi tasse, multe automobilistiche, bollette varie. E si tratterebbe di una vera e «propria strategia aziendale». La Soget è finita nel ciclone a Pescara (dopo un processo e alcune condanne a Taranto) in una delicatissima inchiesta che pare smascherare un sistema di collusione e aderenze politiche per cui i politici riuscivano ad eludere i pagamenti dovuti e a caricare tali debiti sulle casse pubbliche (come il caso dei debiti inesigibili del Comune di Pescara per 36mln di euro).
Lunedì intanto si terrà l’interrogatorio di Gaetano Monaco, davanti al gip Sacco che dovrà decidere se accogliere la richiesta di interdizione firmata dai tre pm Varone, Mantini, Di Serio.
E mentre si parla di una lista di politici morosi di circa 800 nomi fa discutere l’iscrizione nel registro degli indagati di due esponenti di primo piano della politica locale: Lorenzo Sospiri, consigliere di Forza Italia, accusato di concorso in abuso d’ufficio, e l’assessore regionale Mario Mazzocca di Sel accusato di corruzione. Gli interessati si dicono «attoniti» e «innocenti» e i sodali di partito fanno quadrato e non nutrono nemmeno un dubbio.
Nemmeno un dubbio anche per la giunta Alessandrini che proprio mentre tutto questo accade ha deciso di prorogare alla società di riscossione di Monaco, lo scorso 26 giugno, la concessione del Comune per altri sei mesi: dal 30 giugno al 31 dicembre 2015.
E’ un atto che fa discutere la delibera 384 del 2015 perché è il paradigma di certe disfunzioni consolidate del sistema politica-burocrazia dove la realtà virtuale che si crea, traslata in quella reale, diventa assurda tanto da far sorridere.
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Un atto che arriva dopo l’accusa secondo la quale lo stesso Monaco costretto a rispondere al sindaco Alessandrini (attivato da una interrogazione del M5s) avrebbe omesso parte della verità sul procedimento di riscossione a Lorenzo Sospiri e affermato il falso quando ha scritto nero su bianco che proprio Sospiri aveva fatto richiesta di rateizzazione (cosa che per la procura non sarebbe vera). Per il sindaco Alessandrini evidentemente le cose non stanno così e la fiducia a piene mani viene dimostrata con questo atto inequivocabile.
A parte i vari discorsi di opportunità sulla proroga ad una società con qualche problema giudiziario da sentenza e qualche altro da indagini preliminari; a parte un certo tipo di ostruzionismo lamentato da parte del M5s ai propri danni da parte dell’attuale maggioranza al cui vertice c’è il sindaco Marco Alessandrini; a parte l’ipotetico scenario di una casta che è al di sopra dei cittadini e su questa scarica pure le proprie morosità; colpisce la motivazione di una proroga di un appalto che normalmente sarebbe vietata.
Ma nella Pescara del 2015 tutto è possibile, così come lo è stato nei dieci anni precedenti e così arriva la proroga perché si deve garantire «la continuità e funzionalità dei servizi affidati, evitando l’interruzione di un pubblico servizio».
E siccome si tratta di servizi importanti -come la riscossione di crediti del Comune- la motivazione è seria: peccato che l’appalto è stato vinto nel 2004 e dal 2007 la Soget campa di proroghe.
Nella realtà virtuale della burocrazia non è un paradosso accorgersi il 25 giugno 2015 (data della delibera) che il 30 giugno scade il contratto con la Soget ma che dal 2007 viene rinnovato, quindi qualcosa si poteva pure fare (…tipo un appalto).
Eppure dal 2007 l’amministrazione Comunale non ha fatto in tempo a predisporre la gara per un nuovo affidamento oppure è mancata la volontà e controllori seri andrebbero a ricercare tutti gli atti prodromici di preparazione ad una gara che doveva espletarsi dal 2007 per capire qual è la ragione vera di questi atti…
Ma oggi non c’è problema perché -assicura il dirigente Andrea Ruggieri- «entro il 2015 sarà predisposto l’appalto» e c’è chi gli crede….
Intanto la Soget può ringraziare i politici di centrosinistra e di centrodestra e ancora di centrosinistra per 8 anni di proroghe che corrispondono a svariati milioni di euro di fatturato.
Ma ci sono molte cose che non tornano in questa vicenda che pare mettere agitazione a molti infastiditi dalle notizie (vere), come il comportamento stesso della politica.
«Più che mai partito unico, nel momento del bisogno, nessuno punta il dito sull’altro, in una tacita tregua rotta solo dal M5S che ha fatto del caso Soget la sua prima grande battaglia, dopo l’entrata in Comune già un anno fa», commentano i consiglieri comunali del M5s,«molto grave è il fatto che il nostro Comune, nonostante le nostre insistenze a voler discutere l'internalizzazione del servizio di riscossione, prosegua invece, da più di 10 anni, a continue proroghe alla Soget, nonostante il bando scaduto dal 2004».
«La resistenza da parte di molti, nelle alte sfere, a parlare dell'argomento Soget», conclude compatto il M5S, «rende sempre più evidente che tutto ciò che avevamo sempre sospettato, sembra si stia rivelando corretto. Siamo stati definiti dei "cialtroni», siamo stati insultati dal sindaco Alessandrini per aver lottato a denti stretti per garantire trasparenza su questa vicenda, ora i nodi stanno venendo al pettine. Chiediamo adesso, con forza, che vengano fatti i nomi degli oltre 800 presunti personaggi coinvolti, in questa vicenda. E' ora che tutto questo lavoro porti, finalmente, a fare chiarezza su questa vicenda, perché i cittadini, politici compresi, sono tutti uguali».
ALESSANDRINI: «ENTRO AGOSTO LA PUBBLICAZIONE DEL BANDO»
«Abbiamo scelto l’istituto della proroga non per chissà quali velati interessi come qualcuno insinua a mezzo stampa, ma per non interrompere un servizio che ad oggi è gestito da Soget e in attesa di un altro soggetto gestore, che verrà scelto a fronte di un procedimento di pubblica evidenza, in trasparenza come vengono fatti tutti gli atti di questa Amministrazione».
Lo ha detto il sindaco Marco Alessandrini rispondendo all’articolo di PrimaDaNoi.it precisando che «entro la fine del mese di luglio porteremo in Consiglio Comunale per l’approvazione la delibera che ci consentirà di ricorrere all’affidamento della gestione tributi a una società esterna, fino a che tale soggetto non sarà identificato la Soget continuerà ad occuparsi del servizio in regime di proroga. Questo perché un tale passaggio non si può improvvisare dalla sera alla mattina. Siamo in carica da un anno e attivamente al lavoro con gli Uffici sulla stesura del bando dal febbraio scorso, si tratta di un passo che va gestito con la massima oculatezza».
Quanto alla proroga, tale possibilità «è stata data non solo al Comune di Pescara, ma per legge a tutti i Comuni d’Italia, proprio a causa della complessità della materia e per consentire agli Enti di organizzarsi».
La proroga «è stata una scelta dovuta, questo fino all’indizione di una nuova gara», ha aggiunto il sindaco, «Entro il 31 la delibera arriverà al Consiglio Comunale per l’approvazione, il bando sarà pronto presumibilmente entro il mese di agosto, per andare in pubblicazione entro il mese di settembre e produrre i suoi effetti nei tempi stabiliti dalla procedura».
VOLERE E POTERE
Prendiamo atto degli impegni del sindaco Alessandrini giunto appena un anno fa in Comune. I bandi e le gare «non si improvvisano» ma c’è chi ci riesce in un anno ma forse la giunta Alessandrini ha avuto molte altre grane. Sta di fatto che le proroghe vanno avanti da oltre 8 anni e la risposte di Alessandrini implicitamente conferma la assoluta mancanza di volontà delle passate amministrazioni di aprire al mercato con una gara.
Per quanto ci riguarda continuiamo a nutrire dubbi sulle motivazioni e le modalità formali e burocratiche adottate che del resto sono le stese del passato.