Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.933



Data: 14/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Trasporti, ecco il piano per estendere l’alta velocità ferroviaria sull’Adriatica

LA PROPOSTA
PESCARA Promuovere, con i Paesi dei Balcani e del Mediterraneo e all'interno della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, l'estensione dei corridoi della Rete transeuropea dei Trasporti (Ten-T). Va in questo senso la risoluzione che il presidente della quarta commissione consiliare Politiche europee della Regione, Luciano Monticelli, ha preparato e che verrà oggi portata all’attenzione del Consiglio regionale nella riunione dell’Emiciclo. In particolare, la proposta di Monticelli punta all'estensione in direzione Nord-Sud del corridoio Scandinavo-Mediterraneo per quel che riguarda il tratto Ancona-Pescara-Termoli-Bari, e ugualmente per quanto concerne il corridoio Adriatico-Baltico all'estensione all’intera costa adriatica italiana, oltre ad una diramazione del corridoio Mediterraneo che consenta di mettere a punto la relazione tra la penisola iberica, il centro Italia e i Balcani, con lo sviluppo delle cosiddette «autostrade del mare».
GAP DA COLMARE Obiettivo della proposta è ovviamente quello di colmare il gap infrastrutturale attualmente esistente tra il Nord e il Sud d’Europa, in particolar modo la fascia adriatica italiana, introducendo l'alta velocità ferroviaria come strumento per realizzare la fondamentale connessione con i Balcani e l'elevazione di grado dell'attuale direttrice adriatica alla rete centrale, per il trasporto merci e passeggeri. I vantaggi sarebbero non soltanto commerciali, ma anche di tipo turistico e, per conseguenza, occupazionale.
INTEGRAZIONE Dice Monticelli: «Occorre implementare i percorsi merci e passeggeri, per ridurre i tempi di percorrenza, i costi di trasporto e della logistica. È ormai tempo di lasciarsi alle spalle una rete ferroviaria e stradale frammentata, che si presenta disomogenea e interrotta nello spazio, con l'integrazione dei collegamenti mancanti e l'eliminazione dei colli di bottiglia. Dobbiamo poi riservare attenzione alla dimensione marittima e portuale relativa al cabotaggio, alle autostrade del mare e alle crociere, consentire il riequilibrio dei flussi marini e accrescere l'accessibilità ai nodi logistici e portuali, migliorando al tempo stesso la logistica dei trasporti e favorendo abitudini di viaggio più intelligenti, utilizzando al meglio le tecnologie più avanzate». Insomma l’Abruzzo deve al più presto entrare a far parte a pieno titolo e con la migliore efficienza possibile di un sistema di trasporti che ne rilanci la funzione e consenta di sostenerne lo sviluppo, dopo il troppo tempo perduto che ha penalizzato la fascia adriatica a tutto vantaggio di quella tirrenica per quel che riguarda i collegamenti ferroviari veloci.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it