L'AQUILA Prima il rinvio del consiglio regionale dalle 10 alle 15. Poi dalle 15 alle 17. E via di seguito alle 18, alle 20, alle 22, alle 23. Quasi uno sfinimento. Il rinvio continuo ieri da parte del presidente del Consiglio, è stato la fotografia di una distanza insormontabile tra maggioranza e opposizioni su almeno due delle questioni più urgenti all'ordine del giorno: prima la discussione, in quinta Commissione Sanità, del Regolamento sulla spesa socio-sanitaria per l'introduzione dell'odiato "canone di compartecipazione sanitaria" (per il sostegno ai costi a carico degli utenti relativi alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali). Poi quello del progetto di legge del consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci per salvare la società mista pubblico- privata Abruzzo Engineering, messa in liquidazione dalla precedente giunta Chiodi. A qualcuno è sembrata una strategia ad hoc. Con un presumibile blitz della maggioranza a notte fonda per far passare i progetti di legge. Non a caso il presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo e del capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri hanno parlato di «precisa strategia». ABRUZZO ENGINEERING. E' su questo fronte che si è bloccato il consiglio. Oltre 1.700 gli emendamenti presentati dall'opposizione, con la maggioranza che ha fatto quadrato intorno alla "urgenza" di approvare il testo facendolo arrivare il più rapidamente possibile in aula e decidendo di affrontare uno per uno gli emendamenti dell'opposizione. La proposta di legge prevede che per Abruzzo Engineering - voluta dall’allora presidente della Regione di centrosinistra Del Turco per abbattere il digital divide e che dà lavoro a circa 185 dipendenti (attualmente lavorano in 30) - venga approvata una variazione di bilancio per l’acquisizione del 30% delle quote detenuto da Selex service management (gruppo Finmeccanica), che le cederà alla Regione attraverso una transazione del debito da oltre 30 milioni, chiuso con il pagamento di circa 5 milioni. Forte l'opposizione di Forza Italia e del M5S. Fino a tarda notte, invece, i lavoratori sono rimasti asserragliati fuori dalla porta della prima Commissione Bilancio a tratti agitandosi contro i consiglieri del M5S (che hanno definito la società "un fardello di cui la giunta vuole farsi carico rendendola in house, ovvero pubblica"). TICKET DI COMPARTECIPAZIONE. L'altro fronte caldo è stata la discussione in quinta Commissione Sanità e Salute del Regolamento sulla spesa socio-sanitaria. Ostruzionismo da parte dell'opposizione, in particolare quella forzista, con la discussione che ha dovuto cedere il passo in tardo pomeriggio a quella sul futuro assetto di Abruzzo Engineering lasciando, in sostanza, le cose come una settimana fa, quando venne deciso per uno slittamento al 2016 per il pagamento dell'eventuale compartecipazione da parte dei cittadini. LEGGE "AMMAZZA FIUMI". «La nostra protesta per i contenuti pericolosi della legge “ammazza fiumi” ha ottenuto un primo successo, con il ritorno in commissione della proposta di legge che era al primo punto dell'ordine del giorno». A dirlo è Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista. «Ma è bene che non cantiamo vittoria, potremo dirci sereni solo quando questa proposta sarà definitivamente cestinata. Auspichiamo che la Regione affronti seriamente la disastrosa situazione dei fiumi abruzzesi». TAGLI INDENNITA'. Non è stata discussa nemmeno la proposta di legge del M5S sul dimezzamento delle indennità degli assessori e dei consiglieri regionali, che porterebbe a un risparmio di 23 milioni di euro nei 5 anni di legislatura. Per i grillini ci sarebbe la precisa volontà di non portare il testo in aula.