PESCARA Che cosa sta succedendo all’aeroporto d’Abruzzo? Nel periodo in cui si concentra maggior traffico di turisti si inasprisce il braccio di ferro tra Saga (società regionale di gestione) e lavoratori della sicurezza, coloro cioé che controllano bagagli e borse dei passeggeri durante le operazioni di imbarco. Nei giorni scorsi era stato anche proclamato uno sciopero di due giorni dall’Ugl (il primo venerdì) che però la Saga ha contestato per la tempistica delle procedure con le quali era stato indetto . Secondo il consigliere comunale di Pescara, esperto dei problemi dello scalo aereo, Armando Foschi (portavoce provinciale pescarese di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale) il braccio di ferro è arrivato a un punto tale che i 18 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro. Perché? Il problema è nel bando di gara –pubblicato il 3 giugno – con il quale la Saga intende affidare il nuovo servizio di sicurezza e controllo bagagli adottando il criterio del prezzo più basso e del quale Foschi chiede la revoca urgente in autotutela . Il bando di gara non prevede l'obbligo di riassunzione del personale già in servizio, ma inserisce una preferenza per l'applicabilità del contratto nazionale di categoria (Ccnl). «I concorrenti in sostanza possono attingere con preferenza dal personale, eventualmente, in mobilità secondo il Ccnl di categoria richiamato nel bando e nel disciplinare di gara», ribadisce Foschi. Da qui la richiesta urgente di revoca, «nell'interesse di tutti, dei concorrenti, per la stessa Saga, per l'interesse pubblico ed in primis per la tutela dei lavori attualmente in servizio». Vedremo come andrà a finire e se nel frattempo, nel periodo top del turismo, l’aeroporto subirà uno stop.