ABRUZZO. Era convocato per ieri mattina alle 11 il Consiglio reginale con all’ordine del giorno una serie di provvedimenti importanti. Ma il tutto è stato rinviato per dar modo alle commissioni di lavorare e preparare la documentazione da portare in discussione.
Primo rinvio alle 15, poi alle 20 poi alle 22. La discussione è iniziata alle 5 del mattino e poi rinviato alle 7.30 per poi essere nuovamente rinviato alle 8 di questa mattina.
Una serie di polemiche feroci partite dalle opposizioni ha caratterizzato la giornata di ieri. Al centro prima la contestatissima legge “Ammazza fiumi”, contestata da tutti, che ha costretto la maggioranza di centrosinistra e l’assessore all’ambiente Mario Mazzocca a ritirarla, per il momento.
E’ stata poi la volta della proposta di legge sul taglio delle indennità ai politici proposta dal M5S, discussione che è stata in pratica saltata ed elusa. Ma da ieri sera tutta l’attenzione l’ha calamitata la vicenda di Abruzzo Engineering, società mista (Regione e Selex-Finmeccanica) messa in liquidazione da Gianni Chiodi ma di fatto “ibernata” fino ad oggi quando si deciderà se sarà inferno o paradiso, cioè se sarà definitivamente cancellata come vuole il M5S che ha alzato le barricate o salvata, come vuole la giunta D’Alfonso.
Febbo e Sospiri (Fi) attaccano: «E’ assolutamente inaccettabile l’atteggiamento di questa maggioranza che persevera in un comportamento irrispettoso delle istituzioni, delle minoranze e soprattutto di tutti i cittadini abruzzesi. La motivazione di questo ennesimo slittamento è duplice: in primis la maggioranza non riesce a trovare la quadra su Abruzzo Engineering con diversi rappresentanti del centrosinistra contrari al goffo tentativo di salvare il "carrozzone". Un altro motivo è da ricondursi alla volontà di evitare il confronto con i tanti cittadini giunti all’Aquila per protestare contro la chiusura dei Punti nascita: da questa mattina sono in attesa di parlare con qualche rappresentante del governo regionale e riteniamo che le speranze resteranno vane».
«E’ la minoranza che non accetta il confronto presentando migliaia di emendamenti ad ogni progetto di legge in esame in commissione con il solo fine di bloccare provvedimenti utili per la regione Abruzzo», ha risposto il capogruppo del Pd Sandro Mariani «è stucchevole registrare questo atteggiamento ostruzionistico ogni volta sia convocato il Consiglio Regionale. Anche in passato quando a governare c’era Chiodi e Mauro Febbo era assessore venivano convocate le commissioni consiliari lo stesso giorno del Consiglio regionale per esaminare provvedimenti urgenti».
PER ORA NIENTE AMMAZZAFIUMI
«Fortunatamente la nostra protesta per i contenuti pericolosissimi della legge che ho ribattezzato "ammazza fiumi" ha ottenuto un primo successo con il ritorno in commissione della proposta di legge che era oggi al primo punto dell'ordine del giorno pronta per l'approvazione», esulta Maurizio Acerbo, ex consigliere Prc che per primo si era accorto del contenuto della legge ed aveva passato parola agli ambientalisti. Nei giorni scorsi Acerbo aveva criticato fortemente anche “l’attenzione” dei consiglieri che avrebbero dovuto leggere e accorgersi delle norme potenzialmente pericolose per l’ambiente prima di votarle in commissione.
«Se unanime è stato il coro di esperti e ambientalisti contro questo provvedimento evidentemente suggerito da lobby cavatori», dice Acerbo, «rimane la costernazione per il fatto che un provvedimento dalle conseguenze così devastanti sia approdato in Consiglio Regionale con il parere favorevole di tutti i gruppi presenti».
La proposta del PD aveva raccolto in commissione il consenso non solo degli esponenti centristi e di destra ma persino quella dei "cittadini" del M5S.
«Se siamo riusciti a sventare l'approvazione di questa legge che era andata avanti nella più totale assenza di dibattito pubblico è bene che non cantiam vittoria perché potremo dirci sereni solo quando questa proposta sarà definitivamente cestinata», dice Acerbo, «se un progetto di legge così assurdo ha raccolto largo consenso in commissione è segno che in questo consiglio la sensibilità e la consapevolezza ambientalista sono molto arretrate e c'è bisogno della massima vigilanza e pressione da parte dei movimenti e delle associazioni. Ora auspichiamo che la Regione, come denunciano da anni Rifondazione Comunista, movimenti per l'acqua e associazioni ambientaliste, affronti seriamente la disastrosa situazione dei fiumi abruzzesi utilizzando le migliori competenze scientifiche a disposizione mettendosi in regola con le direttive comunitarie».
Il capogruppo del Pd Sandro Mariani ha chiarito però che «sono state dette diverse imprecisioni in merito a questa proposta che invito a leggere, prima di criticare, facendo passare in maniera strumentale un messaggio completamente sbagliato. La finalità del progetto di legge – prosegue il Capogruppo PD – rimane quella di garantire la manutenzione dei corsi d’acqua e non il prelievo indiscriminato del materiale litoide. La norma consente l’intervento solo laddove vi è la necessità concreta di rimuovere il rischio idraulico e garantire la pubblica incolumità, previa pianificazione e programmazione, sottoposta alla procedura VAS che garantisce elevatissimi standard di protezione ambientale».
«Nessun favoritismo verso interessi di parte – aggiunge Mariani – un avviso pubblico predisposto dai Geni Civili informerà su quali tratti si potrà intervenire, con l’onere a carico del proponente di dimostrare la sostenibilità ambientale del progetto, evidenziando soprattutto l’aspetto delle opere di manutenzione che ricadranno sul fiume interessato».
IL CARROZZONE ABRUZZO ENGINEERING
Dopo 6 ore di discussione, la IV Commissione Politiche europee del Consiglio regionale, presieduta da Luciano Monticelli (PD), ha espresso il parere favorevole al progetto di legge che prevede un intervento finanziario straordinario per il salvataggio di “Abruzzo Engineering”.
«In Commissione abbiamo avuto un lungo dibattito per individuare un percorso condiviso e migliorativo – ha spiegato il Presidente Luciano Monticelli –. In particolare, sarà la Giunta regionale a sottoscrivere l’accordo transattivo con Selex, e non più il Consiglio regionale, e l’accordo sarà finalizzato all’acquisizione di quote di minoranza del capitale sociale di Abruzzo Engineering, fino al raggiungimento di una quota pari al 90% del capitale sociale. La Giunta regionale – ha concluso Monticelli – si occupi anche di altre realtà aziendali in crisi, come Ciapi, Cotir, Arit e Mario Negri Sud».
Il progetto di legge, ora, è all’esame della Prima Commissione Bilancio.
Dalle ore 9 dovrebbe iniziare la discussione in Consiglio regionale.