Ennesima denuncia a firma della Filt Cgil regionale che prende spunto dall’annunciato ripristino della fermata del Frecciabianca a Giulianova per criticare i ritardi del sistema trasporti in Abruzzo. “Mentre brindiamo e ci esaltiamo al solo ripristino della fermata del “Frecciabianca” a Giulianova, nel resto del paese si assumono con il governo centrale importanti impegni infrastrutturali pluriennali”.
Scrive il sindacato in una nota: “Prendiamo spunto dalla recente decisione di Trenitalia di ripristinare dal primo agosto prossimo (dopo uno stop durato quattro anni) la fermata a Giulianova per il treno per evidenziare come la comunicazione ufficiale da parte di Trenitalia, arrivata dopo numerose proteste dei cittadini ed iniziative politiche trasversali, abbia fatto registrare reazioni e dichiarazioni a nostro avviso spropositate proprio da parte di quella classe politica regionale unicamente responsabile di non aver fatto valere nel tempo le ragioni di un territorio come l’Abruzzo fortemente penalizzato rispetto al resto d’Italia sul sistema infrastrutturale e sui trasporti”.
La Filt Cgil fa il raffronto con le vicine Marche dove si assiste ad un altro livello di progettazione sulla mobilità. Ne diventa spunto l’incontro ufficiale tra il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, nel corso del quale si è discusso di una serie di priorità infrastrutturali: dall’autonomia dell’Autorità portuale di Ancona alla concreta possibilità di ripristinare il progetto per la terza corsia dell’A14 fino a Pedaso e dell’asse della Pedemontana e della Mezzina per lo sviluppo delle aree interne fino alla conferma degli impegni del Governo per completare entro il 2017 la Quadrilatero Marche-Umbria. In ballo, inoltre, nuove risorse per il trasporto pubblico locale, il potenziamento della tratta ferroviaria adriatica con i Frecciarossa che collegheranno tutta la costa marchigiana. Simile accordo di programma sulle stesse tematiche sia stato raggiunto tra la regione Molise e RFI.
E invece in Abruzzo, denuncia la Filt Cgil, i problemi e i disagi restano anzi, aumentano. “In realtà siamo perennemente costretti ad assistere ai soliti disservizi e penalizzazioni che interessano il sistema ferroviario a cominciare dall’ennesima chiusura estiva della tratte Sulmona-L’Aquila e Avezzano-Roccasecca che vanno ad aggiungersi ai sistematici disagi cui i pendolari abruzzesi delle aree interne sono costretti a subire a causa dei guasti ai convogli o legati alla insopportabile vetustà dei treni”. E poi ci sono “tagli e disservizi, questi ultimi, riconducibili alla volontà politica regionale di ridurre di ben 10 milioni di euro le proprie risorse destinate al Fondo Regionale dei trasporti a partire dall’anno 2015″.
Eppure Marche e Molise sono ad un passo.