L'AQUILA - Il Consiglio regionale (con 18 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astensioni) ha approvato la legge a favore di Abruzzo Engineering.
La norma prevede un impegno finanziario complessivo della Regione per circa 6 milioni di euro, ripartito sui bilanci 2015 e 2016.
Le somme serviranno, oltre alla definizione della revoca delle procedure di liquidazione, all’acquisto del 30 per cento del capitale attualmente detenuto da Selex.
Questa quota porterà la partecipazione della Regione al 90 per cento, consentendo di qualificare la società come “in house” a cui affidare direttamente commesse, senza bando.
Nella legge viene esplicitato che Abruzzo Engineering, dopo questo intervento, dovrà operare in piena autosufficienza finanziaria.
“Con il voto di oggi l’Abruzzo torna al passato”, è il commento dell'ex presidente della Regione Gianni Chiodi (Forza Italia).
L'APPRODO IN AULA DOPO 21 ORE
Alle 4.48 di questa mattina, dopo oltre 21 ore di lavori, il progetto di legge regionale numero 126/2015, recante "Disposizioni riguardanti Abruzzo Engineering S.C.P.A.", è stato licenziato dalla prima commissione consiliare (Bilancio, Affari Generali e Istutuzionali), guadagnando così l'approdo in aula consiliare.
Una seduta spossante per i consiglieri di maggioranza quanto di opposizione, quest'ultimo schieramento falcidiato dalle assenze.
Intorno alle 23, dopo 12 ore di rinvii (la seduta era prevista per le 11 del mattino di martedì) i lavori del Consiglio regionale sono finalmente cominciati.
Ma solo per pochi minuti, per porre le basi per la maratona notturna per approvare il provvedimento con il quale si opera il salvataggio di Ae.
Infatti, la seduta è stata interrotta per permettere una riunione della conferenza dei capigruppo chiamata a dare il placet per la prosecuzione notturna, in assenza del quale la riunione si sarebbe dovuta chiudere entro la mezzanotte.
A quel punto, il Consiglio si è riunito per approvare tre provvedimenti urbanistici.
Poi, i consiglieri sono tornati in prima commissione per approvare il salvataggio di Abruzzo Engineering partendo dai circa 300 emendanenti ostruzionistici del Movimento 5 stelle.
Dopo altre ore, l'approdo in aula, con uno stop poco prima delle 8 per varare la complessa operazione emendamenti.
Dopo la discussione di interpellanze e interrogazioni, l'assemblea ha respinto la risoluzione sull’abrogazione del nuovo regolamento per l’assegnazione e l’uso delle autovetture di rappresentanza, mentre quella sulla Macroregione Adriatico-Ionica è stata ritirata dal proponente.
Torna in Commissione il progetto di legge sul taglio alle indennità dei consiglieri regionali, mentre quello sulla gestione dei corsi d’acqua è stato rinviato alla prossima seduta.
Alla fine è arrivato l'esame degli emendamenti presentati al progetto di legge su Abruzzo Engineering e la sospirata approvazione prima del rompete le righe mai tanto atteso.
la maratona sui social
La maratona viene raccontata quasi in diretta dai malcapitati consiglieri di maggioranza e opposizione attraverso le loro pagine social.
Pierpaolo Pietrucci fa i conti, "Sono 26 ore che sto in piedi e dalle 9 di ieri mattina in Consiglio".
Maurizio Di Nicola ricorda che "la battaglia ancora non è terminata. Ora manca l'approvazione del Progetto di Legge in Consiglio".
Nell'opposizione, il forzista Lorenzo Sospiri posta vari selfie con il collega Mauro Febbo, "dicono che vinceranno loro ma oggi come allora il comunismo non passerà", commenta alle 3 di notte.
"Al lavoro con impegno e determinazione contro questa sinistra, su temi importanti come il futuro di Abruzzo Engineering", fa eco Febbo.
"È sorto anche il sole", postano un po' tutti, cravatte allentate o rimosse ed espressione assonnata, quando si rendono conto che la maratona ha assunto proporzioni gargantuesche. E il Consiglio continua.
IL SALVATAGGIO
Con la variazione di bilancio che dà il via al piano della Giunta, le quote saranno acquisite, con una contemporanea transazione del debito e chiusura del contenzioso, dalla società controllata da Finmeccanica, Selex Service Management.
Ae è stata messa in liquidazione dalla ex Giunta di centrodestra, che la ritiene un carrozzone politico a uso e consumo del centrosinistra, mentre l’attuale maggioranza vuole rilanciarla.
L'operazione ha avuto l'ok della quarta commissione consiliare (Politiche comunitarie) a condizione che l'esecutivo si occupi anche di altre delicate vertenze e poi è passata alla prima (Bilancio) per un lungo esame.
Da notare che il parere della quarta commissione è relativo al rispetto delle norme comunitarie mentre quello della prima è di competenza, vale a dire che senza quel passaggio il progetto di legge per la variazione non può andare in Consiglio.
L'OK DELLA QUARTA COMMISSIONE
Sì al salvataggio della società Abruzzo Engineering, ma a condizione che la Giunta regionale si occupi anche di altre società abruzzesi in crisi, e con la transazione firmata dallo stesso esecutivo regionale, non dal Consiglio.
Così nel pomeriggio di martedì, dopo 6 ore di discussione, la quarta commissione del Consiglio regionale (Politiche europee), presieduta da Luciano Monticelli (Partito democratico), ha espresso il parere favorevole al progetto di legge.
“In commissione abbiamo avuto un lungo dibattito per individuare un percorso condiviso e migliorativo - ha spiegato il presidente Luciano Monticelli - In particolare, sarà la Giunta regionale a sottoscrivere l’accordo transattivo con Selex, e non più il Consiglio regionale, e l’accordo sarà finalizzato all’acquisizione di quote di minoranza del capitale sociale di Abruzzo Engineering, fino al raggiungimento di una quota pari al 90% del capitale sociale”.
“La Giunta regionale - ha concluso Monticelli - si occupi anche di altre realtà aziendali in crisi, come Ciapi, Cotir, Arit e Mario Negri Sud”.
Il progetto di legge, in seguito, è passato all’esame della prima commissione (Bilancio).
LA STORIA DI ABRUZZO ENGINEERING
La società consortile Abruzzo Engineering era nata nel 2006 per volere dell’allora presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, e del suo braccio destro Lamberto Quarta, per combattere in Abruzzo il “digital divide”, la divisione digitale tra chi ha Internet veloce e chi no.
In particolare, l’ambizione era quella di abbattere il divario di efficienza della rete tra costa e aree interne abruzzesi.
È partecipata al 60% dalla Regione Abruzzo, al 30% da Finmeccanica attraverso Selex Service Management e al 10% dalla Provincia dell’Aquila.
Il 2 dicembre 2010 è stata messa in liquidazione con la volontà decisiva dell’allora governatore, Gianni Chiodi, tra l’altro per la difficile situazione debitoria. “Una storia torbida e un carrozzone del Partito democratico”, le parole di Chiodi.
Nel post-sisma un ostacolo è stata la definizione della natura di questa società, in house o meno, che avrebbe potuto portare incarichi e commesse per la salvezza e il rilancio.
Per essere considerati in house è necessario sottoporsi al cosiddetto “controllo analogo”, che consiste nel farsi autorizzare preventivamente ogni atto dall’azionista di maggioranza, in questo caso la Regione.
Chiodi ha cercato di sciogliere questo nodo chiedendo un parere anche ai pubblici ministeri della procura dell’Aquila, Antonietta Picardi e David Mancini.
Poi nel 2011 il tribunale amministrativo regionale del capoluogo ha decretato la natura “in house” ma l’anno seguente la Commissione europea ha smentito questa interpretazione, impedendo alla Regione di assegnarle commesse ad affidamento diretto come invocato dal liquidatore Carli.
Altra tegola nell’aprile 2012, quando Selex Service Management ha citato in giudizio l’amministrazione regionale con una richiesta risarcitoria di 29 milioni di euro ritenendo l’ente principale responsabile dell’andamento negativo.
Ulteriore zavorra, le inchieste giudiziarie che hanno sfiorato Ae: una sugli appalti per il terremoto, che ha portato all’uscita dall’esecutivo dell’ex assessore Daniela Stati, l’altra su un passaggio preliminare alla nascita di Abruzzo Engineering: la cessione alla Provincia dell’Aquila di Collabora Spa.
LE REAZIONI
PIETRUCCI, ''LAVORO CORALE, ORA IL PIANO INDUSTRIALE''
“I lavori in prima commissione Bilancio per la discussione del mio progetto di legge 126/2015, recante ‘Disposizioni riguardanti Abruzzo Engineering S.c.p.a’ sono cominciati ieri mattina alle 9.55 e sono finiti oggi, alle 12, con l’approvazione del testo in sede di Consiglio regionale. Si è trattato di un lavoro corale, sotto la regia del vice presidente, Giovanni Lolli, che ringrazio per il lavoro svolto, insieme ai dirigenti della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis e Vincenzo Rivera”.
Lo scrive in una nota Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Partito democratico firmatario del progetto di legge che, dopo 27 ore di discussione tra commissioni prima e quarta e aula consiliare, è passato dando il via al salvataggio della società Abruzzo Engineering.
“Nelle ore di lavoro intensissimo di questi due giorni ringrazio inoltre tutti i miei colleghi di maggioranza, due per tutti, il sottosegretario Camillo D’Alessandro e il presidente della prima commissione Maurizio Di Nicola - prosegue - sono miei coetanei, e hanno voluto capire e approfondire ogni singolo aspetto della complessa vicenda riguardante Abruzzo Engineering, con rigore e generosità”.
“Abbiamo chiesto e recepito il contributo di tutti, anche di quella parte della minoranza di centrodestra nelle persone dei colleghi Sospiri e Febbo che, nel corso delle ultime 28 ore, si è dedicata con durezza, ma con apporti sostanziali, alla soluzione dei dubbi - ammette poi il consigliere dem - Sono certo e convinto che, anche grazie al loro apporto, il piano industriale della società potrà essere puntualizzato e nel tempo reso migliore”.
E ancora sottolinea “l’esemplare compostezza dei lavoratori di Abruzzo Engineering, che, insieme ai rappresentanti sindacali, hanno affrontato negli anni angherie e ingiurie di bassa lega, alcuni di loro senza percepire salario da mesi, dimostrando generosità e attaccamento alla ricostruzione dell’Aquila e che hanno assistito costantemente e con correttezza, all’evolversi del lavoro legislativo, anche nei concitati momenti degli ultimi giorni”.
“Si apre adesso una nuova fase per Abruzzo Engineering, ma anche per L’Aquila e per l’Abruzzo, una fase di crescita corale che avrà ripercussioni anche su altri casi di difficile soluzione per la nostra Regione, per cui, si intravedono oggi, grazie finalmente al coraggio e alla volontà della Regione Abruzzo e di Luciano D’Alfonso, possibili soluzioni”, conclude Pietrucci.
LIRIS: "IL CENTRODESTRA HA MIGLIORATO QUELLA LEGGE"
“Esprimo piena soddisfazione per la soluzione della querelle ‘Abruzzo Engeneering’. Ringrazio il gruppo Forza Italia e gli altri gruppi della coalizione di centrodestra per il senso di maturità politica e amministrativa dimostrata: il testo licenziato, grazie ad un confronto duro ma leale durato più di 24 ore, è un testo di gran lunga migliore di quello proposto dalla maggioranza”.
Lo scrive in una nota il consigliere comunale dell’Aquila e vice presidente regionale di Forza Italia, Guido Liris.
“Il centrodestra ha scelto di voler contribuire alla costruzione di una soluzione positiva per i 180 lavoratori di Ae che da svariati mesi non percepiscono lo stipendio; quella raggiunta è una soluzione positiva per l’Aquila, dati i compiti svolti da questa società all’interno dell’articolata macchina della ricostruzione - prosegue - Sono davvero felice di questo lieto fine. Compito degli amministratori ora è di vigilare e lavorare per il rispetto del piano economico-finanziario che la società si è data; i lavoratori hanno il dovere di non rendere inutile, di qui in avanti, il rinnovo di fiducia che si è scelto di concedere ad una società dalla storia, a dir poco, intricata e travagliata”.
Ma per Liris “oggi è una bella giornata! Godiamocela, ma con una riflessione e un impegno. Ora che i lavoratori di Ae possono tornare a sorridere e a guardare con positività al futuro - conclude - è doveroso porre la stessa attenzione nei confronti di tutte le altre società e aziende, a partecipazione pubblica e non, che vivono un drammatico presente nell’assenza completa di prospettive e senza la giusta attenzione da parte delle istituzioni”.
CHIODI: "SI TORNA AI CARROZZONI DEL PASSATO"
“Si è tornati ad utilizzare i soldi degli abruzzesi per la sanità privata e per i carrozzoni. Esattamente il contrario di quello che noi abbiamo cercato di fare negli anni passati quando eravamo al governo", ha commentato l'ex presidente Chiodi.
"Si è deciso di utilizzare le risorse degli abruzzesi, e di non abbassare le tasse, per finanziare carrozzoni e di questo siamo profondamente costernati. Inoltre - ha proseguito - ci sono altre situazioni simili a quella di Abruzzo Engineering, altri enti che versano in situazioni di difficoltà, con i dipendenti che si trovano a far fronte a crisi nazionali e internazionali, mentre in Consiglio regionale si è deciso di riaprire una sola di queste realtà, che costerà a tutti gli abruzzesi circa 7 milioni e mezzo di euro".
La maggioranza di centrosinistra ha votato l’assunzione di centosettanta dipendenti in più che, sommati a quelli provenienti dalle Province, faranno dell’Abruzzo una delle Regioni con la più alta percentuale di personale in Italia", ha fatto notare.
"Si è votato a favore di un assorbimento di risorse - conclude Chiodi - senza una reale contropartita in termine di vantaggio reale per il sistema economico”.
M5S: "DIPENDENTI AE PRIVILEGIATI CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI''
“Avremmo voluto utilizzare questa interminabile maratona di seduta del Consiglio per discutere del nostro progetto di legge per i tagli dei costi della politica e la riduzione delle indennità dei Consiglieri. Ed invece si è arrivati a votare un investimento di 7,5 milioni di euro l’anno per assumere senza concorso 185 speciali cittadini che, di fatto, da oggi saranno a carico delle finanze della Regione Abruzzo”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri del M5S al termine dei lavori del Consiglio regionale.
“Basta leggere la lista dei dipendenti di Abruzzo Engineering per avere un’idea di quanti di questi sono legati a vario titolo alla politica locale aquilana, confermando l’impressione che questi siano stati selezionati per criteri di 'appartenenza' più che per 'competenza'. Sono loro i fortunati che la maggioranza del centro sinistra e il Pd ha voluto privilegiare con i soldi dei contribuenti, mentre decine di imprenditori e giovani abruzzesi figli di nessuno rimangono nella disperazione e sono costretti a fuggire all’estero”.
“Ma l’aspetto più odioso della sceneggiata vista in Consiglio - continuano i consiglieri - è che si è deciso di resuscitare una società che, malgrado i milioni di euro avuti in passato per realizzare la cablatura della regione, per progetti per contrastare il Digital Divide e per decine di altre commesse, in quasi quindici anni non ha lasciato alcun segno tangibile del suo operato. Ancora oggi, infatti, la Regione Abruzzo impegna risorse per finanziare la stessa tipologia di progetti evidentemente mai portati a compimento, sconfessando l’operato di questi ultimi anni di Abruzzo Engineering”.
PAOLINI: "ATTENZIONE DELLA REGIONE VERSO IL LAVORO"
“Dopo 24 ore di lavoro in Consiglio regionale prevale la soddisfazione sulla stanchezza”.
Lo afferma il vice presidente vicario del Consiglio Lucrezio Paolini.
“Con il salvataggio della società Abruzzo Engineering - continua - abbiamo voluto sottolineare l’attenzione della Regione sul lavoro. La salvaguardia dei 180 dipendenti vuole essere un segnale per il nostro Abruzzo, sia per il rilancio della ripresa occupazionale della nostra Regione, sia per la qualità delle professionalità dei lavoratori che rappresentano una risorsa importante per il nostro sistema economico".
Altro importante risultato sul versante del risparmio sui costi di gestione è stato raggiunto con l’approvazione del rendiconto del Bilancio del Consiglio regionale. Dal riaccertamento dei residui approvato dall’Ufficio di Presidenza si è avuto, infatti, il positivo risultato di un ammontare attivo di circa 600mila euro. Nel totale accordo tra i componenti (Presidente Di Pangrazio, Vice Presidenti Paolini e Gatti, Consiglieri Monaco e D’Ignazio), abbiamo deciso unanimemente di destinare queste risorse per interventi sociali a favore dei cittadini abruzzesi: 170 mila euro circa a favore della legge sulla vita indipendente, 170 mila euro a favore dei nefropatici, 160 mila euro per i 4 Csv abruzzesi e 97 mila euro per azioni volte al reinserimento di giovani neo maggiorenni ospiti nelle case famiglia della regione. Subito dopo la esecutività del provvedimento sarà assegnato alla Commissione il varo della definitiva ripartizione dei benefici”.
DI PANGRAZIO: "SEDUTA COSTRUTTIVA PER L'ABRUZZO"
"È stata una seduta di Consiglio regionale importante e costruttiva per il nostro Abruzzo: abbiamo approvato provvedimenti fondamentali grazie al contributo profuso di tutti i Consiglieri regionali che hanno lavorato instancabilmente in un clima sereno e collaborativo, interpretando al meglio il ruolo istituzionale affidato loro dai cittadini”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, al termine dei lavori dell’Assemblea legislativa abruzzese durati oltre 24 ore tra sedute di Commissione e Aula.
“Colgo l’occasione - ha concluso Di Pangrazio - per ringraziare il personale che ha lavorato al nostro fianco in questi due giorni, contribuendo anche a migliorare la qualità delle leggi approvate dall’Assemblea legislativa abruzzese”.