Cosa farà il vice sindaco e assessore alla mobilità Enzo Del Vecchio all’indomani dell’ordine del giorno che proponeva i parcheggi sulla strada parco, approvato in consiglio comunale anche e soprattutto grazie ai voti del suo Pd? Quali saranno gli effetti nel partito e nella coalizione? Questa la domanda che mercoledì in aula consiliare, a lavori finiti, tutti si ponevano nella maggioranza e all’opposizione. Esulta Francesco Pagnanelli, primo firmatario dell’ordine del giorno poi unificato a quello identico del centrodestra, ieri tornato a chiedere che l’atto trovi subito applicazione: «Si mettano i parcheggi sulla strada parco» ha ribadito l’esponente del Pd. Ha anche sorpreso il voto favorevole di Marco Presutti, che prima ha rivendicato la sua sacrosanta autonomia di giudizio chiamandosi fuori dal coro di consensi al registro delle unioni civili e poi ha fatto lo stesso sull’altra spinosa questione: ora rischia il posto da capogruppo. Il sì ai parcheggi sulla strada parco ha risuonato come un fragoroso schiaffo al sindaco e all’esecutivo, in particolare a Del Vecchio, la cui contrarietà sul punto era nota. Lo stesso vicesindaco ha sempre continuato a cercare una soluzione alternativa per la sosta sul lungomare nord. Nonultimo l’uso del parco nord finora negato: una riunione è inprogramma oggi.
BLITZ DI D’ALFONSO IN COMUNE La situazione ha fatto scattare l’allarme rosso nel Pd al punto da far precipitare ieri mattina alle 8 in Comune il presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Dietro le tensioni interne ci sarebbero le scelte sulla giunta da riformare per rilanciare l’azione di governo; di pari passo va il valzer di dirigenti (dietro il quale si vocifera ci sia lo zampino dello stesso D’Alfonso). Chi gli è vicino in queste ore dice che Del Vecchio resisterà, secondo altri sta pensando di rimettere la delega alla mobilità perché tradito dal voto dei suoi in aula. La resa dei conti è inevitabile, oggi in Consiglio basterà fiutare l’aria che tira.
RESCISSIONE PER FILO’ Non è finita. Prima del voto, l’altra sera, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli ha rivelato che tramite la Gtm, stazione appaltante, la Regione avrebbe avviato tre settimane fa la procedura per la rescissione del contratto con la Balfour Beatty, alla luce del fallimento dell’azienda partner che in Olanda avrebbe dovuto produrre il Filò. Decisione clamorosa, se confermata, che avrebbe già prodotto la stizzita reazione dell’azienda britannica, determinata ora a negare la disponibilità della strada parco per ospitare il mercato del mercoledì che sembrava cosa fatta e così anche per il parcheggio. Insomma, ilComunesi riprenderà la strada parco ma ci vorrà tempo: allora perché incaponirsi sui parcheggi, per di più con un ordine del giorno di nessun effetto? perché lacerare il Pd e concedere all’opposizione un successo politico? Guerino Testa, capogruppo Ncd, ha subito mirato al mento dell’avversario: «Il voto sulle unioni civili e poi quello per i parcheggi sulla strada parco evidenzia segnali di una maggioranza tutt’altro che compatta e che stenta a trovare, anche su tematiche importanti, una posizione comune» ha detto Testa.
«NO ALLA SOSTA A 15 EURO» Un’altra stoccata al Pd l’ha data ancora Pagnanelli: «Molti di noi condividono la proposta M5S di abolire la sosta a pagamento per i residenti del centro». Mazzate su un centrosinistra sempre più diviso.