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Pescara, 24/11/2024
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Data: 20/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Chieti piange Nicola Cucullo è stato il sindaco più amato. Morto a 84 anni in ospedale a Guardiagrele Domani i funerali alle 16,30 nella cattedrale.

Avrebbe compiuto 85anni il 16 settembre: Nicola Cucullo, una vita nel Movimento sociale Italiano, sindaco di Chieti dal dicembre 1993 al novembre 2004, è morto ieri alle 17 nell’ospedale di Guardiagrele dove era ricoverato con una febbre molto alta. Le sue condizioni negli ultimi mesi erano andate peggiorando e da un paio di di giorni era in coma. Appresa la notizia il sindaco Umberto Di Primio, sentiti i familiari, ha deciso di allestire la camera ardente nella sala consiliare della Provincia dove da poco si tengono le sedute del Consiglio comunale «per rendergli omaggio e consentire a quanti lo vorranno un ultimo saluto», ha scritto Di Primio, che è stato il vice di Cucullo per due consiliature, sul suo profilo Facebook. Funerali martedì alle 16,30 nella cattedrale di San Giustino.
LUCIDO MA STANCO
Da mesi Cucullo, che trascorreva la terza età nella casa di riposo Il Parco a Pennapiedimonte, entrava e usciva dall’ospedale: a Ortona, poi a Chieti e infine a Guardiagrele dove, nonostante le cure intense, la febbre altissima non riusciva a scendere. Chi gli è stato vicino lo descrive sempre lucido: si interessava ancora di politica e del Comune e seguiva ogni elezione. Ma, ormai allettato, aveva perso lo stimolo ad andare avanti, a volte rifiutava il cibo, si diceva stanco della vita. «Che campo a fare in queste condizioni?», si sarebbe sfogato un giorno con un amico. L’ex sindaco lascia la moglie e un figlio, Massimo, ingegnere, che non ne ha ricalcato le orme in politica.
LA SUA CARRIERA
Geometra di professione, Cucullo prima di conquistare Palazzo d’Achille fu duro oppositore dell’allora monocolore democristiano, a suon di esposti e denunce. Alla politica ha sacrificato tutto, anche il lavoro. Quando a Chieti arrivò il vento di Tangentopoli, con gli arresti a raffica in quel mattino del 2 febbraio 1993, il Consiglio comunale venne sciolto e le elezioni decretarono il successo al ballottaggio di Cucullo su Gianfranco Conti. La sua prima amministrazione dovette fare i conti con il dissesto finanziario, costretta ad imporre ai cittadini tariffe al massimo e praticamente nell’impossibilità di fare investimenti. Ma Cucullo, personaggio diretto, senza peli sulla lingua, a volte aspro, non diplomatico, era entrato nel cuore della gente e venne rieeletto nel 1997 battendo l’ex rettore della d’Annunzio, Uberto Crescenti. Nel 2000 sembrava finita quando l’intera minoranza di centrosinistra ed alcuni componenti della maggioranza si dimisero facendo cadere l’amministrazione. Ma Cucullo si candidò di nuovo e sconfissee l’urologo Raffaele Tenaglia. A novembre 2004, però il Consiglio comunale non approvò il riequilibrio di bilancio, sancendo la fine di un’era.

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