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Data: 20/07/2015
Testata giornalistica: Terre marsicane
Verso lo sciopero regionale del trasporto locale - Trasporti, l’ira delle Rsa: solo slogan dai politici

Avezzano – Consiglieri regionali e sindaci della Marsica “ininfluenti” sulle questioni rilevanti del territorio, nel caso specifico sul pesantissimo taglio di 106 corse nel trasporto pubblico su gomma -la metà del totale- portato avanti dalla Regione e dalla società Tua: le Rsa della sede Arpa di Avezzano si rivolgono direttamente a utenti e cittadini per sensibilizzarli sui rischi incombenti e spiegare le ragioni dello sciopero in agenda il 21 luglio.

Campo d’azione la biglietteria di Avezzano, alle spalle uno striscione molto esaustivo “Perdiamo anche i trasporti… la Marsica terra di nessuno!”, sindacalisti e lavoratori si alternano al tavolo per distribuire volantini informativi, consegnati, casualmente, anche alla neo-consigliera di amministrazione di Tua, Evelina D’Avolio (nella foto), in ingresso alla biglietteria, alla quale le Rsa, Renzo Sabatini e Andrea Tucceri, hanno spiegato l’assurda situazione che si sta delineando per la Marsica. Obiettivo: far perorare le ragioni del territorio visto il silenzio assordante calato sulla questione dopo l’incontro ad Avezzano (17 giugno), dove al termine della “passerella” del sottosegretario alla Presidenza della Regione, il chietino Camillo D’Alessandro, il consigliere regionale marsicano, Lorenzo Berardinetti, di fronte a sindaci e Rsa si impegnò a fare da ponte per la consegna del piano industriale propedeutica a un confronto mirato a formulare una proposta alternativa al taglio e basta.

“Da quel lontano 17 giugno”, affermano le Rsa, Renzo Sabatini (Uil-trasporti) e Andrea Tucceri (Filt-Cgil), “siamo in attesa, al di là dei segnali di fumo, della riconvocazione del tavolo con i sindaci per esaminare il piano industriale e magari mettere in piedi un modello simile a quello dell’area di Lanciano, zona di D’Alessandro, dove è partito, in via sperimentale il biglietto integrato per dare un servizio migliore agli abruzzesi”.

Nella Marsica, invece, si taglia e basta. Linea contestata dalle Rsa che, in forma unitaria, hanno dichiarato un primo sciopero di 4 ore all’insegna del “No al taglio dei servizio pubblico, si al taglio dei costi della politica. Abbiamo provato a rendere partecipi sia la politica territoriale che quella eletta da noi marsicani”, hanno messo nero su bianco le Rsa di Filt-Cgil (Andrea Tucceri), Fit-Cisl, (Angelo De Angelis), Uil-trasporti, (Renzo Sabatini), Faisa, (Luigi Cinaglia), Ugl-trasporti, (Guido Pignanacci), Fast-Confsal, (Michele Giuliani), “ottenendo solo annunci e slogan alla ricerca di visibilità elettorale con impegni talmente sterili che hanno lasciato totalmente immutato il cosiddetto processo di riforma del Tpl che colpirà pesantemente la Marsica. Confidiamo nella condivisione del problema con tutti i cittadini marsicani”.

A questo punto, però, come avrebbe detto il buon Antonio Lubrano, una domanda nasce spontanea: “ma è possibile che cinque consiglieri regionali marsicani (Giuseppe Di Pangrazio, Lorenzo Berardinetti, Maurizio Di Nicola, Emilio Iampieri e Gianluca Ranieri)- un numero rilevante per la sorte della maggioranza “d’alfonsiana”- e due consiglieri di amministrazione della nuova società Tua (Rodolfo De Laurentiis ed Evelina D’Avolio) siano ininfluenti su scelte politiche della Regione destinate a incidere in misura rilevantissima sul sacrosanto diritto alla mobilità dei loro elettori? Ai cittadini la non ardua sentenza.

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