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Data: 21/07/2015
Testata giornalistica: Prima da Noi
Trasporti, oggi 4 ore di sciopero nella Marsica. Sindacati contro il "disinteresse inquietante" della politica

AVEZZANO. Sciopero di 4 ore del Trasporto Pubblico Locale con annessa manifestazione nella giornata di martedì 21 luglio nella Marsica.
Braccia incrociate dalle 9.30 alle 13.30 e il blocco anticipa di qualche settimana la maxi protesta di 24 ore in programma il prossimo 7 agosto. I sindacati parlano di "disinteresse inquietante" verso migliaia di utenti abbonati con l'Arpa che dovranno subire il pesantissimo taglio di 106 corse nel trasporto pubblico su gomma -la metà del totale- portato avanti dalla Regione e dalla società Tua: le Rsa della sede Arpa di Avezzano si rivolgono direttamente a utenti e cittadini per sensibilizzarli sui rischi incombenti e spiegare le ragioni dello sciopero.
Fra le motivazioni che agitano in queste settimane i sindacati di tutta la regione vi è il fatto che anche la neonata azienda unica Tua «denota le stesse identiche incongruenze e gli stessi “vizi” ampiamente conosciuti e avversati nel recente passato».
Il riferimento è alla conferma della quasi totalità dei dirigenti («compresi alcuni di nomina politica») che sarebbero responsabili «della pessima conduzione delle singole aziende e, in alcuni casi producendo risultati contabili disastrosi le cui conseguenze ricadranno e stanno già ricadendo unicamente sui lavoratori dipendenti dell’azienda unica e delle aziende partecipate Cerella e Sistema. Al contempo si sta procedendo, da un lato, ad una drastica riduzione (con forzature inaccettabili) dei diritti e del salario dei lavoratori e, dall’altro, ad assunzioni clientelari senza concorso e agli ennesimi tentativi di favorire promozioni a pioggia tra il personale amministrativo concentrati anch’essi in un unico territorio della Regione».
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«Non si sono registrati segnali di apertura e passi in avanti rispetto alle questioni sollevate», dicono i sindacati.
Le sigle contestano la «drastica riduzione delle risorse regionali destinate al settore», ma anche l'«eliminazione di servizi essenziali con gravi ricadute per le aree interne della regione» .
Ma i sindacati protestano anche per la mancata applicazione dell’accordo integrativo decentrato Regione Abruzzo 28/5/2004 e «l’assurda situazione per la quale vi sono lavoratori che non hanno mai ricevuto le spettanze oggetto dell’accordo (25€ rivalutabili), lavoratori che hanno ricevuto dette spettanze solo parzialmente e in forma anomala dal punto di vista fiscale e previdenziale e maestranze che, al contempo, continuano a percepire dette indennità a differenza della maggior parte dei lavoratori».

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