Avezzano – Stop totale nel trasporto pubblico locale della Marsica, dove la chiamata alla lotta delle Rsa della sede Arpa di Avezzano ha registrato l’en plein sia tra il personale viaggiante che negli uffici e nelle officine. “E’ stato un successo pieno”, commentano le Rsa, “segno che la nostra battaglia in difesa di un servizio vitale per la Marsica è stata sposata in pieno dai lavoratori”.
Sciopero che ha dato il là a un’azione dimostrativa forte prima davanti al Municipio di Avezzano e poi all’ex Arssa dove i lavoratori hanno messo in scena la morte del servizio pubblico, con tanto di bara e lumini, di fronte al Presidente della Regione: Luciano D’Alfonso sceso in Marsica per la firma del protocollo d’intesa per la cessione in uso del patrimonio storico e del Parco ex Arssa al Comune di Avezzano, oltre agli invitati alla “festa”, ha trovato una sorpresa inaspettata (?) davanti all’ingresso del Palazzo Torlonia: bara, striscione, lavoratori e le Rsa di Filt-Cgil (Andrea Tucceri), Fit-Cisl, (Angelo De Angelis), Uil-trasporti, (Renzo Sabatini), Faisa, (Luigi Cinaglia), Ugl-trasporti, (Guido Pignanacci), Fast-Confsal, (Michele Giuliani) che hanno chiesto un incontro mirato a stoppare quel pesantissimo taglio di corse destinato a dare una mazzata letale al servizio su gomma nell’area montana della Marsica.
Sollecitazione raccolta dal Presidente che, dopo la firma del protocollo d’intesa, con al fianco i Di Pangrazio e altri collaboratori, ha ascoltato le ragioni del territorio e assicurato alle Rsa la convocazione entro due giorni. “Accogliamo l’apertura importante del Presidente D’Alfonso, che ha assicurato un cambiamento sostanziale del piano”, affermano le Rsa, “aspettiamo il vertice per vedere le carte e confrontarci con un percorso diverso e non penalizzante per la Marsica, altrimenti andremo oltre con la protesta”. La partita del Tpl, quindi, anche sulla spinta della dura risposta delle Rsa con il determinante sostegno dei lavoratori, sta per riaprirsi.