AVEZZANO «Come volevasi dimostrare con l’arrivo dei primi temporali estivi (ma a noi marsicani ci bastano anche quelli stagionali tipici) la nostra linea ferroviaria, fa acqua» è Attilio Luciani. Lui pendolare storico della Pescara Roma denuncia quanto accaduto l’altro giorno con i temprali nella zona interna dell’Abruzzo che hanno provocato ritardi di oltre sessanta minuti. «E meno male che non aspettiamo mai l’arrivo del Roma Pescara a Pescara altrimenti resterebbe bloccata tutta l’Adriatica» sostiene un pendolare che quotidianamente parte da Pescara poco dopo le venti. Ma, intanto, chi dovesse salire su quei treni verso Rimini o verso Foggia, che fa?
I RITARDI
«Questa settimana che stiamo vivendo è stata una tragedia, alberi che cadono, linea elettrica che salta, passaggi a livello (nel Lazio) che si rompono. La mia domanda ora è molto semplice, il nostro Governatore che in fase di campagna elettorale si è tanto vantato di essere lui il “Risolutore” dei nostri problemi, quando crede che sia tempo di farlo, quando crede di iniziare a lavorarci, visto che si è tenuta per lui anche la carica ai trasporti, dal suo insediamento di tempo ne è passato abbastanza. Dire che la nostra pazienza è al limite, ormai è diventato un luogo comune, ci ridono tutti dietro, siamo ormai diventati il divertimento di tutti i politici, che vengono e che sono andati. Ogni politico passato, ha nel suo palmares, “una risata”, sulla linea ferroviaria Celano-Avezzano-Roma, fa curriculum! Ma non molliamo, facciamo le ferie, e poi a settembre-ottobre, con l’aiuto della carta stampata e con qualche associazione che ci supporta, torneremo a urlare le ingiustizie che subiamo». Per poi non parlare dell’aria condizionata: i pendolari avezzanesi scrivono: «Per raggiungere una vettura con l’aria condizionata occorre superarne tante. Quando se ne incontra una questa è ovviamente superpiena».