Atac vara la stretta sulle assenze per malattia e sui permessi della legge ex 104. Nel nuovo contratto decentrato dei macchinisti, che entrerà in vigore a partire dal 1 agosto, l’azienda dei trasporti ha deciso di inserire una serie di bonus legati alla presenza in servizio dei dipendenti. I due extra sostituiscono una parte della tredicesima e della quattoridicesima del vecchio contratto, riformato in blocco lo scorso 29 giugno con un atto unilaterale dai vertici della municipalizzata. In sostanza ai conducenti della metro verrà erogato un gettone di 500 euro se nel corso dell’anno, oltre ai riposi e alle ferie, si assenteranno per un massimo di 9 giorni tra malattie e licenze legate alla legge ex 104, che permette l’assistenza ai familiari disabili. Il tetto ovviamente non comprende le malattie gravi di lunga degenza, mentre per quanto riguarda la 104, il limite non sarà applicato a chi assiste direttamente il coniuge o i figli con handicap. Il nuovo contratto dei macchinisti prevede anche un secondo bonus per chi si assenta per un massimo di 26 giorni. In questo caso nella busta paga dei dipendenti finirebbe un extra di 150 euro.
Con questa mossa l’azienda è convinta di ridurre il tasso di assenteismo, anche sulla base dei risultati ottenuti in due categorie di lavoratori che da ottobre stanno sperimentando il nuovo contratto: tra gli amministrativi le assenze per malattia sono di colpo crollate del 49% nel periodo ottobre 2014 - marzo 2015. Praticamente dimezzate. Un ottimo risultato si è registrato anche tra bigliettai e verificatori: -37% nello stesso semestre. Le nuove misure dal prossimo ottobre verranno estese anche a tutte le altre categorie di dipendenti. Oggi tra i 6.912 addetti del servizio di superficie, il tasso di assenza medio è del 13,9% e in 1.002 si assentano oltre il 24% delle giornate lavorative. Per i 1.856 lavoratori della metropolitana il tasso di assenze medio è dell’11%.