L’AQUILA Quindici giorni di vacatio, tante polemiche, ma alla fine, come spesso accade, la montagna ha partorito il classico topolino. Il nastro è stato riavvolto al 30 marzo scorso: Agostino Ballone, patron della Baltour, è stato eletto, o meglio, rieletto, presidente regionale di Confindustria. E’ stata necessaria una nuova giunta dopo che il collegio nazionale dei probiviri, lo scorso 8 luglio, aveva annullato l’esito per un vizio formale (voto palese e non segreto, come invece imposto dalle norme nazionali), su ricorso presentato dal past president aquilano, Fabio Spinosa Pingue. E invece ieri gli industriali hanno dimostrato compattezza, eleggendo Ballone con 60 voti a favore e una scheda bianca. Il tutto è stato ufficializzato in una stringata nota stampa, in un generale clima di basso profilo nei toni.
Ballone ha spento ogni tipo di nuovo focolare: «Abbiamo semplicemente sanato una situazione che si era generata a causa di un errore formale. Ricompattamento? Polemiche vere e proprie non ci sono state, ma solo la posizione un po’ critica di un past president (Pingue; ndr). Per il resto sono contento che abbiamo avuto un’elezione compatta, con i partecipanti che hanno ribadito quanto già espresso in precedenza. Bene anche la velocità con cui si è proceduto a sanare la situazione».
OSTACOLI In realtà il percorso per la candidatura di Ballone non è stato privo di ostacoli dopo la vacatio durata undici mesi alla fine del mandato di Mauro Angelucci. La candidatura, come di consueto per la rotazione territoriale, sarebbe spettata a un teramano, ma il decesso di Salvatore Di Paolo e l’incompatibilità momentanea di Ballone (incarico in Confcommercio), avevano aperto le porte prima a un’ipotesi Paolo Primavera, poi a un accordo su Pingue, saltato.