LANCIANO «Siamo intervenuti prontamente grazie al fatto che i nostri autisti sono reperibili 24 ore su 24. Abbiamo accompagnato con un nostro mezzo i passeggeri del bus in fiamme fino al casello della Val di Sangro, dove sono saliti su altri mezzi e hanno continuato il loro viaggio verso la Calabria». Così Alfonso Di Fonzo, presidente delle autolinee omonime, ha raccontato la mattina di fuoco vissuta anche dal suo autista e quindi dalla ditta, intervenuta per soccorrere i passeggeri dell’autobus che ha preso fuoco alle 5.30 circa sull’autostrada, subito dopo il viadotto dell’uscita di Lanciano, in direzione Val di Sangro. «La richiesta di soccorso è stata gestita subito», riprende Di Fonzo, «e il nostro autista, scortato dalla polizia, dalla Val Di Sangro ha percorso in senso contrario di marcia l’autostrada, ovviamente chiusa, fino al casello di Lanciano. Qui ha caricato i passeggeri, che erano fortunatamente illesi, anzi erano anche riusciti a mettere al sicuro i bagagli. Prima si sono fermati a Lanciano, poi, sempre in accordo con la polizia, si sono diretti in Val di Sangro. Qui il nostro autista ha lasciato i viaggiatori che sono saliti su un mezzo della stessa ditta che li stava portando in Italia dal Belgio e che li ha condotti a destinazione, in Calabria». Se i 58 passeggeri sono rimasti illesi un ferito c’è stato, nel bilancio di questo incidente. L’autobus avvolto dalle fiamme ha occupato la quasi inesistente corsia d'emergenza, ma anche parte della carreggiata, e una Mercedes Classe A, con una coppia di tedeschi a bordo, che probabilmente viaggiava a gran velocità, non è riuscita a schivarlo. L’auto si è schiantata lateralmente contro l’autobus. La donna che era seduta sul sedile accanto a quello di guida, M.R.C., 65 anni, ha riportato alcune ferite. È stata portata dall’ambulanza del 118 all’ospedale Renzetti per le cure necessarie.