PESCARA Pubblicato il primo numero dei “Maritime Indicators Abruzzo, Marche e Molise”, un report periodico dedicato all’analisi del sistema marittimo/logistico delle tre regioni adriatiche. Il report è stato sviluppato da Srm (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) in sinergia con Banca dell'Adriatico. Il rapporto nasce nell'ambito delle attività di ricerca dell’Osservatorio Permanente di Srm sull'Economia dei Trasporti Marittimi e della Logistica, che ha l'obiettivo di monitorare e analizzare le dinamiche e l'impatto di tale comparto sull'economia del nostro Paese. Abruzzo, Marche e Molise costituiscono una macroarea che per la sua centralità rappresenta un importante snodo tra l'Est Europa e il resto del Paese, nonché per i traffici verso l'Area Mena (Middle East and North Africa) e i Paesi dell’Europa non Ue. In questa logica i “Maritime Indicators Abruzzo, Marche e Molise” offrono una visione di insieme del sistema marittimo/logistico della macroarea regionale proponendo approfondimenti dal punto di vista commerciale, infrastrutturale e imprenditoriale. Nello specifico, lo studio si caratterizza per l'analisi di tre indicatori-chiave: l'interscambio marittimo della macroarea; la competitività delle tre regioni, in termini di traffico portuale di merci e passeggeri, intermodalità e rilevanza dei porti turistici presenti nell'area; la presenza e il fatturato delle imprese del trasporto marittimo regionale. Il volume è on line ed è disponibile su: www.srm-maritimeconomy.com. «Promuovendo la pubblicazione di questo nuovo strumento di analisi» dichiara Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell'Adriatico, «abbiamo voluto dare spazio ad un settore economico strategico per i territori della dorsale adriatica. Banca dell’Adriatico, come banca più radicata su questi territori, intende essere protagonista dello sviluppo di questo importante sistema marittimo/logistico». «Con questa pubblicazione, che rientra in una serie di studi di Srm sulle regioni italiane, ci siamo focalizzati sul Medio Adriatico (Abruzzo, Molise e Marche) perché quest'area è di grande rilevanza e in valore rappresenta 8 miliardi di euro dell’interscambio marittimo nazionale», aggiunge Massimo Deandreis, direttore generale di Srm. In particolare «il porto di Ancona ha avuto una crescita significativa, particolarmente nell'interscambio verso i Balcani e verso Medio Oriente e Nord Africa. A questo si aggiunge la movimentazione di oltre 1 milione di passeggeri. La dorsale adriatica si conferma così una delle direttrici più importanti per l'economia marittima italiana».
Nel 2014 il 26% dell'import export complessivo di Marche, Abruzzo e Molise, 8 miliardi di euro, ha viaggiato via mare, in crescita del 7,5% rispetto al 2013. Circa 5,8 miliardi interessano l’interporto Marche (3,2 import, 2,6 export); 2 miliardi riguardano l’interporto Abruzzo (0,8 miliardi l’import, 1,2 miliardi l’export), 172 milioni il Molise (73,8 milioni l’import, 97,8 milioni l’export). Le merci scambiate via mare sono in prevalenza macchinari e prodotti elettronici. Le imprese marittime sono 300.