ABRUZZO. La Filt Cgil Abruzzo e la Ugl autoferrotranvieri hanno proclamato uno sciopero regionale di 24 ore del trasporto locale per il prossimo 7 agosto, contestando la politica regionale sui trasporti voluta dal Governo D’Alfonso.
Tra le motivazioni addotte la vicenda “azienda unica”, la società di trasporto regionale che, nata con i migliori auspici per dare lustro alla Regione e per assicurare un dignitoso servizio di trasporto locale ai cittadini abruzzesi, secondo i sindacati rischia invece di saltare per aria prima di quanto i più convinti pessimisti avessero ipotizzato ed annunciato.
Secondo i sindacati dietro questa situazione di stallo potrebbe celarsi in realtà il vero obiettivo della Regione che potrebbe essere quello di privatizzare il trasporto pubblico locale della regione. «Sappiamo peraltro che potrebbe esserci già un pretendente, ovvero quella Busitalia artefice della privatizzazione a Firenze e conseguentemente molto vicina al Presidente del Consiglio Matteo Renzi».
LA CONFERMA DI DIRIGENTI E AMMINISTRATORI
E i motivi del fallimento, secondo Filt e Ugl, sono di facile intuizione. Il sindacato contesta al presidente Luciano D’Alfonso di non essere stato in grado di mantenere gli impegni assunti in campagna e mandare a casa gli amministratori e dirigenti responsabili della pessima conduzione delle singole imprese.
«Il dover fare i conti con i precari equilibri politici regionali», riflettono Franco Rolandi, segretario regionale Filt, e Giuseppe Lupo, segretario regionale Ugl, «ha imposto un repentino cambio di rotta che ha prodotto la conferma di quasi tutti i dirigenti delle tre aziende, compresi quelli di nomina politica (nominati all’epoca dal centrodestra) che rinnegando la loro appartenenza e fede politica, si sono immediatamente offerti al Governatore per continuare a produrre disastri anche nella costituita azienda unica».
Qualche salvataggio e conseguente ripescaggio si è registrato anche sul fronte amministratori dove l’esempio più lampante è sicuramente quello dell’ex presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo (nominato dal Governo Chiodi) che nonostante la decadenza del proprio CdA (unitamente a quello della Gtm), continua ad avere ruoli e funzioni anche dentro Tua, come dimostrano le frequenti riunioni e le recenti decisioni assunte in quel di Lanciano con l’avallo e l’assenso della Regione e del Sottosegretario Camillo D’Alessandro.
ASSURDE OPERAZIONI AL FOTO FINISH
I sindacati puntano il dito anche contro la “parentopoli” Sangritana ovvero le quindici assunzioni senza concorso messe in atto solo a pochi giorni dalla nascita di Tua «per accontentare amici e parenti» o le stesse transazioni a favore di alcuni dipendenti (anche da oltre 100mila cadauno) deliberate nell’ultimo Consiglio di Amministrazione a guida Pasquale Di Nardo: «sono frutto di un’assurda strategia per la quale ci rimane difficile ipotizzare la neutralità dello stesso Governatore D’Alfonso o del Sottosegretario D’Alessandro», insistono Rolandi e Lupo.
IL MALUMORE SI ALLARGA
Non è un caso che anche le altre organizzazioni sindacali che fino a poco tempo fa avevano definito “un errore scioperare” e si erano mostrati “responsabilmente disponibili” al confronto, abbiano improvvisamente tirato il freno a mano, proclamando un analogo “sciopero politico” nella stessa giornata del 7 agosto seppur con orari e modalità diverse
SALTANO LE CORRETTE RELAZIONI INDUSTRIALI
Filt e Ugl contestano anche due provvedimenti che hanno «fondamentalmente minato i rapporti con le organizzazioni sindacali o con una parte di esse»: il sottosegretario D’Alessandro ha contestualmente disatteso, da un lato, l’impegno assunto dal Governatore D’Alfonso con le rappresentanze sindacali di Avezzano, (e con le stesse forze politiche di quel territorio) per affrontare il tema dei tagli dei servizi nella Marsica previsti dal Piano industriale dell’azienda unica e, dall’altro, promosso una riunione che si terrà oggi in Regione, nella sede di viale Bovio a Pescara, limitato a quelle sigle sindacali che solo nell’ultimo periodo hanno assunto la decisione di proclamare lo sciopero per il prossimo 7 agosto.